Lo so, lo so, siamo tutti alla ricerca di ricette nuove da proporre al pranzo di Natale, alla cena della Vigilia, al pranzo di Santo Stefano e pure al banchetto di fine lavoro con le renne di Babbo Natale. Si sente la frenesia di ricerca-ricette nell'aria, mista alla nebbia che torna a scendere in Val Padana (-.-) e alle lucine che pian piano si accendono nei giardini delle case. Google sospira esasperato. Ma io sono ottimista. Quest'anno niente di troppo arzigogolato in tavola, less is more! Oddio, non tanto da alzarsi affamati, ma la semplicità vince. Manca poco anche al mio sfornarvi ricette per il pranzo di Natale, ma finché siamo ancora a Novembre vorrei calmare i vostri animi da cercaricette con un'altra idea per i biscottini da appendere all'alberello/ regalare ai parenti/ fare per sentirsi al pari con la tradizione. Questi sono proprio bellini bellini, a me garbano parecchio. Sono fini, e anche particolari perché, lo giuro, vi chiederanno il segreto del cuore vetrato del biscotto. Voi, date retta a me, iniziate a parlare di temperature e termometri, di caramello e di cristallizzazione, e poi ridetevela sotto ai baffi perché è tutto un gioco da ragazzi. Magari da far trovare in forma di ricetta proprio nella scatolina regalo che li conteneva. Insomma ma da cosa sanno questi GLASS COOKIES? Sanno da Natale. Perché la frolla è alle spezie (e l'ho incrociata da Sigrid, ma modificata nel gusto.. la vaniglia mi sembrava quasi banale stavolta). E perché il cuore vetrato lo potete fare con le caramelle al gusto che volete. Perché fare i biscotti a Natale è una tradizione che rispetto da quando sono una ragazzina capace di non dare fuoco alla cucina. E perché, lo so già, quando li farete li farete col cuore. Ecco la ricetta, fatene buon uso. Intanto, quatta quatta, v'ho lasciato anche la seconda dritta per i biscotti natalizi ;) La prima la trovate QUI. Enjoy! E allora Biscotti di Natale #2. Alle spezie, di vetro in caramelle. Facilità: massima Tempo d'esecuzione: 5 min + riposo 30 min + cottura 25 min Si conservano: 4-5 giorni dentro ad un qualcosa di ermetico Annotazioni: FALALALALA INGREDIENTI per la frolla alle spezie 1 uovo 250 gr farina 125 gr burro freddo 125 gr zucchero semolato sale qb cannella qb chiodi di garofano pestati qb noce moscata 1 pizzico zenzero per il cuore vetrato caramelle rigide (1 confezione a star larghi), non quelle col cuore morbido / le mie sapevano di arancia PROCEDIMENTO Scartate le caramelline rigide alla frutta e mettetele dentro ad un sacchetto trasparente. Con il fondo di un bicchiere sbriciolatele, martellando senza tanti complimenti. Impastate la frolla come segue: in una ciotola mettete zucchero farina e sale. Tuffatevi il burro freddo a tocchetti e impastate velocemente con la punta della dita. A metà impasto inserite le spezie, e infine l'uovo. Formate in fretta una palla abbastanza liscia, avvolgete in pellicola e fate riposare 30 minuti. Stendete con un mattarello dopo aver lavorato brevemente; infarinate bene il piano di lavoro, e ritagliate delle stelle con uno stampino abbastanza grande ed infarinato. Staccate le stelle e trasferitele sulla placca rivestita di carta forno. Ritagliate ora con uno stampino più piccolo una stella nel cuore di quella più grande, e se volete formate un buchino in cima con una cannuccia (per appenderle come le mie). Rimuovete la pasta in eccesso. Infornate per 15-20 minuti a 180°C. Teneteli d'occhio: non appena iniziano a dorare le estremità estraeteli dal forno e riempite i vani ritagliati con le briciole di caramella. Infornate per i 5 minuti finali di cottura. Estraete e lasciate raffreddare. Solo da freddi rimuoveteli dalla placca.
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"Mancano un mese ed un giorno al Natale!", disse la signora Biscottina al signor Biscottino. "Dobbiamo trovare ricette nuove per il pranzo! E agli amici biscotti della sera cosa proponiamo? Carne o pesce? Pandoro o Panettone? E a zia Biscotta regalo quel bagnoschiuma terribile che ho nel cassettino da un anno oppure no?"
No, questa storia non finisce come quella dell'Omino Focaccina di Shrek. Nessuno finisce inzuppato nel latte. Però le paranoie dei biscotti sono sicura che siano anche le nostre. A Natale è tutto più bello e coccoloso, fino a quando non si deve gestire una tavolata di 20 ospiti ed i regali per mezza famiglia. La ricerca quindi deve partire frenetica già da subito, perché è tutta una discesa (in bob ovviamente) verso il 25 Dicembre, e quando si arriva al traguardo sarebbe bello respirare e godersi il panorama... Quindi fatevi una domanda: avete mai pensato ai biscotti? No perché come regalo sono fantastici. E vi permettono di spaziare tra la sorella golosona e l'amica celiaca. Si fanno in anticipo di 2 giorni se serve. Si tappano in un barattolo ermetico di vetro o una scatola di latta, si prepara il fiocco già al momento della chiusura e bye bye, i piedi dell'alberello si popolano di beltà e lo stress svanisce. Vi resta sui vestiti un buonissimo, dolcissimo e superadorabile profumino di biscotti. Che si espande per la cucina e le stanze di casa, avvolgendovi in una nuvola di 'awwwwwwww'. Da oggi parto a sommergervi di biscotti. Uhm, dai, non esageriamo. Parto con i suggerimenti sui biscotti che potreste fare per Natale, da regalare ad amici parenti e pure alla zia Biscotta. Sono ricette testate da me e assaggiate da persone a me vicine (don't worry, non vi propinerò ricette che piacciono solo alla sottoscritta). E sono declinabili in mille formine e decorazioni varie. Io questi li volevo un po' spartani, a omino sì ma puliti da fronzoli. Motivo? La sorpresa avviene dopo, quando li si addenta. E il gusto a volte non ha bisogno di effetti speciali per attirare la mano golosa...... E allora Biscotti di Natale #1. Al caffè e cacao. Facilità: massima Tempo d'esecuzione: 5 min + riposo 30 min + cottura 20 min > in un'ora siete liberi! Si conservano: 4-5 giorni dentro ad un qualcosa di ermetico Annotazioni: JINGLE BELLS INGREDIENTI 170 gr farina 0 90 gr burro 100 gr zucchero semolato 1 uovo e 1 tuorlo 20 gr cacao amaro 2 cucchiaini di caffé solubile gocce di cioccolato fondente qb PROCEDIMENTO In una ciotola di vetro unite zucchero, cacao e farina. Tagliate a tocchetti il burro freddo e tuffateli negli ingredienti secchi. Con la punta delle dita sbriciolate velocemente e riducete a bricioline piccole, sfregandovi le punte delle dita per far prima. Aggiungete ora 1 uovo e 1 tuorlo (oppure solo due tuorli in base alla consistenza che ottenete) ed il caffé. Impastate una palla bella liscia, sempre velocemente, avvolgete in pellicola e fate riposare in frigo per 30 minuti. Stendete la pasta da biscotti, ritagliate le formine, infornate a forno caldo per 15-20 minuti a 160°C. Fate raffreddare e chiudete in una scatola/vaso di vetro ermetico subito, o perderanno la croccantezza. Prima ancora che gli alberi lascino cadere tutte le foglie coloratissime e la terra si irrigidisca nel suo cappotto invernale (previsto per questa Domenica) ammirare il volo delle foglie sta diventando un momento fondamentale della giornata. Pesano molto tutti i fatti che stanno succedendo in questi giorni di terrore. Parigi, la bella Parigi. Il Kenya. Oggi, il Mali. E tutti gli altri posti in cui la vita ora è scandita da crudeltà e cose senza senso come tendere continuamente l'orecchio per evitare bombe, attentati, persone che non sono più persone ma automi, non-persone che sparano alla gente, la gente disarmata che subisce per un credo inventato dall'uomo assetato di potere e denaro. Parigi io l'ho vista una volta sola, un Marzo di qualche anno fa. Nonostante fisicamente non fossi al top (diciamocelo chiaro e tondo: stavo proprio male) quella città mi era piaciuta tantissimo. Ci ho consumato un paio di scarpe e i primi giorni ho maledetto il vento freddissimo che s'infiltrava dappertutto, ma ho capito quel che scrivevano di lei i filosofi ed ho amato profondamente tutta la bellezza che si può trovare, da Montmartre ai grands boulevards. Il profumo del pain au lait la mattina. Il sentirmi libera, tra le nuvole, sulla punta della Tour. A passeggio per les Tuileries avevo respirato una tale calma e rilassatezza... Nel cimitero Père Lachaise avevo osservato curiosa i gatti, le radici dei grandi alberi affiorare dalla terra e dissestare quell'incastro pittoresco di tombe e ricordi. Parigi, delicata come una foglia autunnale e viva come le atmosfere magiche di Midnight in Paris. Valeria probabilmente finiva le sue giornate nella capitale francese con le guance rosse per il vento, come è capitato a me in quei giorni di viaggio con Valentina e Martina. Avrà dovuto adeguare il suo inglese all'accento francese, perché muffin (mùffin) si pronuncia muffìn, pena la non comprensione. Je ne comprends pas mademoiselle.. muffin? Que est-ce c'est muffin? Valeria forse s'era portata una parte considerevole di Venezia a Parigi, perché le due poesie che sono queste città meravigliose si incastrano perfettamente. Le foglie, sapete, cadono uguali ovunque, in ogni parte di mondo. Mentre noi stiamo qui a farci la guerra continueranno a cadere, resteranno congelate al suolo, sui rami coveranno gemme per la primavera, e poi tutto ricomincerà da capo. Ma sono di una bellezza che non so spiegarmi. Nella speranza che la bellezza non lasci mai questo mondo, la ricetta di oggi riflette la delicatezza di Parigi. Una Crostata Frangipane alle Pere che rifaccio abbastanza spesso, che adoro e che sa di calore fresco, che non è un ossimoro ma è la verità, e sa di autunno, foglie, e vento. Le bon vent, le joli vent. Pray for Paris and pray for everybody, for every city in this world, perché bisogna restare umani, e capire che di vita ce n'è una. E che di bellezza ne ha tanta. INGREDIENTI 1 Panetto di pasta frolla (con la vostra ricetta preferita) 100 gr farina di mandorle 100 gr burro morbido 1uovo 1 cucchiaio di liquore alla prugna/mandorla 1 pera (non troppo cruda) 100 gr zucchero semolato zucchero a velo qb. PROCEDIMENTO Stendere la pasta frolla sullo stampo da crostata (il mio era 18-20cm). Con il frullino montare il burro morbido con lo zucchero, aggiungervi l'uovo, la farina di mandorle, il liquore. Stendere il composto sulla pasta frolla quando sarà bello soffice, livellandolo bene. Affondarci delle fettine di pera a intervalli regolari e infornare a 180°C per 30-40 minuti, stando bene attenti alla cottura. Far raffreddare e decorare con lo zucchero a velo. Servire a temperatura ambiente. Con questo post sono felicissima di dirvi che da oggi inizia la mia collaborazione con Ilaria di Lipstick For Breakfast. Ci siamo conosciute tramite Instagram ma entrambe abbiamo frequentato il 'salotto' di Cristina.. ora siamo collegate e francamente posso dirmi davvero molto onorata e molto fortunata! Farò parte del suo entourage come foodblogger e... bè, saltello felice! Nel suo blog troverete anche la mia ricetta e tanti, tantissimi suoi consigli beauty che ogni donna vorrebbe leggere! ;) Quindi stay tuned!!
Il debole per le crêpes l'ho preso in terra tedesca, ancora quand'ero una ragazzina. Non è un mistero che io soffra compulsivamente di freddo nelle stagioni che non si chiamano Estate, e la volta in cui ero in gita e il mio viso pullulava di segnali dell'adolescenza (aka schifezze) furono proprio le crêpes a salvarmi. Dentro ad un brodino. Il tutto si chiamava Frittatensuppe. E fu la manna dal cielo, nonché una gran novità per me. Mia madre in vita sua non mi aveva mai cucinato una crêpe, e le mie insistenze dopo quell'esperienza caddero puntualmente a vuoto. Quindi ci provai io. Una volta le feci vegetariane, e tutti apprezzarono. Un'altra volta semplici e sottilissime, ripiene di funghi e formaggio misto capra. Apprezzate anche quelle. Poi la board dei comandi nella mia testa (sì, dopo Inside Out sono convinta che sia tutto reale!) deve aver lanciato la sfera delle crêpes in direzione scaffale-dei-ricordi-dimenticati. Infine, a distanza di anni, eccoci qui, ed eccole che mi tornano in mente grazie a Chiara, alle sue zucche e ai suoi consigli. Questo, in soldoni, è il risultato di come ho visualizzato un suo suggerimento nella mia testa: dei crêpe-rolls autunnali alla zucca, bresaola e ricotta. Meravigliosamente buoni. E millemila sono gli usi che se ne possono fare: antipasto, stuzzichino pro-spritz, spezzafame a ogni ora del giorno, secondo leggero. Francamente non so proprio in quale categoria potrebbero essere catalogati tanto sono versatili! E l'abbinamento di gusti? Vi sorprenderà. Un'autentica girandola di sapori. Quindi il mio consiglio è: provateli. Uhmmmm.. quanti giorni mancano al Natale, eh?! (velatissimo spunto per il primo popolamento del menu di Natale in famiglia ^.^) INGREDIENTI per 10 pezzi (2 crêpes arrotolate) 1 uovo 120 ml latte 80 gr farina 0 noce moscata maggiorana essicata sale pepe Per la farcia: 125 gr ricotta vaccina purea di zucca qb* 100 gr bresaola PROCEDIMENTO Preparate le crêpes (la dose è per 7-8 crêpes): in una ciotola di vetro usate una frusta e sbattete l'uovo con la farina per eliminare i grumi. Aggiungete le spezie ed il sale e infine aggiungete a poco a poco il latte fino ad esaurirlo. Oliare di poco un padellino antiaderente ben caldo e cuocete le crêpes versando la giusta quantità di pastella per poi distribuirla e velare leggermente la padella. Cuocete un minuto ogni crêpe, girandola 1 volta. Lasciate raffreddare le vostre crêpes, poi procedete con la farcitura. Stendete in maniera omogenea della purea di zucca con una forchetta, poi coprite con le fette sottili di bresaola(fatele sormontare un po' tra loro) e infine spalmate la ricotta; se necessario lavoratela a parte un minuto con un cucchiaio per renderla più cremosa. Ora arrotolate la vostra crêpe e sigillatela ben stretta con della pellicola per alimenti. Ponete in frigo. Dopo un'ora usate un coltello a lama liscia e tagliate delle rondelle. Servite o freschi o a temperatura ambiente. OPS! QUASI DIMENTICAVO..... * un modo per farla lo trovate qui oppure stufate i tocchetti di zucca in padella con poco olio e con acqua aggiunta poco alla volta in base a quanto si asciuga. Insaporite a piacere fino a quando non diventa morbidissima, schiacciate con la forchetta e lasciate intiepidire prima di usare. Grazie infinite ancora a Ilaria :) Che fortunata sono! ^.^ |
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