The Growling Breakfast
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cucina, meraviglia, storie

RICETTE VOLANTI #1: MARZO 2016

31/3/2016

 

> STRUDEL DI VERDURE
> GIRELLE DI SFOGLIA CON PROSCIUTTO, PATATE E STRACCHINO
> TARTINE DI CRACKERS MULTIGUSTO E MULTICOLOR
> ESTRATTO ARANCIONE PRE-PRANZO

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L'elemento che accomuna queste ricette è sicuramente la velocità nel farle, e sarà lo stesso che contraddistinguerà questo filone di ricette volanti, tramutatosi in una rubrica mensile. Le ricette volanti sono quelle che chiamo così perché scritte in fogliettini e non tenute dentro al mio solito mega raccoglitore di bontà o cose da provare (che a volte fanno anche un po' pena, va detto... una ricetta da provare non sempre è una garanzia di successo). Ecco quindi che vi introduco alle prime quattro, postate un po' in Instagram (thegrowlingpatry) e un po' in Facebook. Ne è uscito un bel collage colorato che vi assicura facilità d'esecuzione, tanto gusto e poca spesa. Cos'hanno di diverso da tutte le ricette pubblicate in post autonomi qui nel blog? In realtà non sono meno importanti delle altre, ovviamente, ma sono semplicemente le ricette speedy che inserisco nei social senza passare prima per di qua. Mi sarebbe dispiaciuto perderle per sempre, inglobate nel dimenticatoio dei social (chissà se avrebbero incontrato Bing Bong prima o poi), quindi è arrivato il momento di salvarle. Let's start, vi presento le RICETTE VOLANTI DI MARZO 2016. 

> STRUDEL DI VERDURE
1 patata grande saltata a cubetti
2 carote saltate a cubetti
200 gr di piselli 
1/2 peperone rosso saltato, a cubetti
1/2 peperone giallo saltato, a cubetti
1 uovo
pangrattato qb
sale, pepe
maggiorana
olio evo
1 rotolo di pasta sfoglia 
PROCEDIMENTO: Mescolare insieme tutti gli ingredienti, adagiarli sulla pasta sfoglia, richiudere sigillando bene, spennellare con uovo sbattuto e latte, spolverare di semi, incidere con un coltello per formare un decoro. Infornare a 180°C a forno ventilato per 20-25 minuti. Tagliare a fette e servire tiepido.


​> GIRELLE DI SFOGLIA CON PROSCIUTTO, PATATE E STRACCHINO
(la ricetta questa volta è stata testata e scovata da mia sorella, io mi sono occupata di mangiare -first of all-, fotografare, scrivere :D)
INGREDIENTI:

1 rotolo di pasta sfoglia
1 etto di prosciutto cotto
1 conf. di formaggio stracchino
2 patate di media grandezza
pepe
PROCEDIMENTO: sbucciare, lavare e grattugiare le patate, da crude. Immergere il risultato in acqua fredda per mezz'ora, poi prelevarle strizzandole ben bene. Stendere la pasta sfoglia: disporre uno strato di patate grattate, coprire con fette di prosciutto cotto, spalmare con stracchino. Spolverata leggerissima di pepe. Arrotolare. Tenere in frigo il rotolo per almeno 1 ora. Tagliare a rondelle non troppo sottili, disporre su una placca da forno rivestita e infornare immediatamente a 180°C, ventilato, per 10-20 minuti. A risultato dorato saranno pronte. Servire a temperatura ambiente....


> TARTINE DI CRACKERS MULTIGUSTO E MULTICOLOR
E accontentiamo anche la nonna che ha problemi di denti, perché ho usato i crackers Weight Watchers (integrali e non duri, anzi proprio ariosi). I gusti:
- fiocchi di latte e avocado tagliato a fettine, spruzzato di limone e arancia e condito con sale e pepe;
- fiocchi di latte e carote tagliate a julienne, condite con arancia, sale e ornate da una fila di semi di papavero;
- Philadelphia, uova di lompo rosse e nere;
- Philadelphia, rucola, grana, gocce di aceto balsamico, un filino d'olio.

​
> ESTRATTO ARANCIONE PRE-PRANZO
Le dosi sono le seguenti: 3 carote medie, 1 mela fuji, 1 arancia rossa, 1,5 cm di radice di zenzero fresco. Pelate tutto e riducete a tocchetti se il vostro estrattore/centrifuga funziona come il mio... otterrete un succo buonissimo e super dissetante.

FROLLINI CON LE UOVA SODE | RICICLIAMO LA PASQUA

28/3/2016

 
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Ed eccoci qua. Passata la Pasqua, passata Pasquetta, ci ritroviamo tutti belli rotolanti, con grandi scorte di cioccolato in dispensa (don't worry ci penso io con nuove ricette!) e molte uova sode in frigo. Ma ditemi un po'... le fate anche voi le uova sode per Pasquetta vero? Qui nelle mie zone il pic nic senza uova sode è come la soppressa senza pasta macinata di maiale. E' una tradizione fortissima che vede coinvolti anche i più piccini: dipingerle, quando sono cotte, è divertentissimo - parola di ex bambina dipingi-uova. Oggi le cose si sono fatte un po' più chic, per noi 'grandi', e quest'anno ho notato con molta meraviglia lo spopolare delle uova dipinte ma stampate con erbe selvatiche. Mi spiego: si appoggia il trifoglio sul guscio dell'uovo sodo, si dipinge tutto (anche quello), si toglie alla fine e resta lo stampo pulito delle sue foglie. Moooolto franscese. 

A Padova, in passato, le uova sode si vendevano in quasi tutti i bar. Ve lo dicevo anche nel post riguardante i locali storici di di Padova, e vi ricordo che la Zita le vende ancora. Al tempo dei miei nonni andavano forte, costavano poco e davano gran sostanza. Ammetto che a me le galline non sono mai piaciute del tutto... quindi apprezzo molto il risultato ma non la creatrice, da brava ingrata quale sono. In genere però le uova sode si avanzano a fatica, dato che è facile calcolare quante ne verranno consumate molto prima, tranne a Pasquetta appunto. Mi ricordo di un anno in cui ne cuocemmo addirittura venti. Le superstiti, nei giorni seguenti, finirono in insalatone e panini. Non conoscevo ancora la ricetta dei frollini fatti con i tuorli delle uova sode, ma oggi posso dirvi che ormai sono 5-6 anni che la so e che la ripropongo ogni tanto. 
Non sono dei frollini con gusto normale: hanno un gusto più... più corposo, vanigliato, sono molto più friabili dei frollini normali. Attirano i morsi letteralmente! Non potevo quindi non consigliarveli proprio ora, che le galline sono in pausa per riprendersi e il frigo gioca a far rotolare le loro creazioni mentre noi dormiamo, la notte, sperando che la panza cali da sola dopo tutti questi giorni di abbuffate. 

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INGREDIENTI
3 tuorli di uova sode
100 gr di zucchero
100 gr farina
vanilina
100 gr fecola di patate
100 gr burro fuso
sale

PROCEDIMENTO
Con un cucchiaio lavorare i tuorli con lo zucchero, poi aggiungere tutti gli altri ingredienti in un colpo solo. Usare ora le mani e impastare fino ad ottenere una palla omogenea. Sarà piuttosto sbriciolosa. Formare dei biscotti con la forma che volete: io ho stirato la pasta non troppo sottile con il mattarello, tra due fogli di carta forno, ed ho ritagliato i biscotti con lo stampino infarinato. 
Infornare per circa 15 minuti in forno già caldo a 180°C. 
Il trucco: quando li sfornate attendete un istante e poi traferiteli su un gratella a raffreddare completamente. L'umidità che rilasciano sulla carta forno, altrimenti, li renderebbe meno friabili. 
 

CHICK CUPCAKES | CUPCAKES PULCINO PER PASQUA

25/3/2016

 
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Ci siamo ormai: Primavera, Pasqua, quest’anno coincide tutto più o meno nello stesso lasso di tempo e la sensazione è gioia mista a occhio spaesato, perché l’inverno non se n’è ancora andato del tutto – altrimenti il mio armadio sarebbe molto più sgombro di lana ora.

Mentre scrivo la cicciottissima Brioche dorme sulla mia pancia, in un modo buffo che solo le gatte incinte possono adottare: ho dovuto lottare per avere l’uso di entrambe le mani perché ho una micia piuttosto legata alle mie, di zampe, quando dorme. Ne vuole sempre almeno una tra le sue.
Fuori gli uccellini cantano e c’è un bel sole in modalità tramonto, si prospetta un cielo stellato stasera. Brioche non se ne rende conto, della Pasqua, ed io nemmeno credo. Tutto troppo in fretta. Però con i miei piccoli hobbit di 9 anni sabato scorso abbiamo tirato fuori tutti i simboli di questa festività, ovviamente in inglese, ed oltre ad aver scoperto che colomba si dice “dove” (tutti sorpresi nel sapere che la marca di cosmetici ha preso proprio da lì) qualcuno se n’è uscito con un simbolo insolito: “Maestra, l’arcobaleno!”.  “Bè…” ho ribattuto pensosa, “dai, sì, anche l’arcobaleno! How do we spell arcobaleno?”.

Brioche muove le zampe e le sfarfallano baffi e orecchie. Sta sognando, lei.
Questa gatta praticamente mi corre sulla pancia. Da ferma.

Pasqua, allora, fa rima con arcobaleno, con primavera, con fiori, con colori. Non poteva mancare quindi una ricetta a tema ma rigorosamente senza coloranti, per quest’anno. Ci pensa la curcuma a dare il giallo, e ci pensano le carote a fare da becco e zampe.  L’impasto del cupcake non presenta traccia di burro, quindi fate pace con i vostri pregiudizi americani e sfoderate il frullino. Il risultato sarà sofficissimo e a prova di errore. Se cercavate un’alternativa all’uovo di cioccolato… here we are. I pulcini sono sempre una buona idea, soprattutto se alla base c’è l’impasto di Sigrid!

How do we spell pulcino?
Buona Pasqua a tutti, che sia colorata come l’arcobaleno dei miei bambini e che sia beata come il sonno della mia dolcissima miciona-panciona. Ce li facciamo anche negli altri canali social gli auguri, vi va? (Mi trovate su Facebook ed Instagram principalmente)

Grazie infinite a Ilaria per questo spazio nel suo blog, Lipstick For Breakfast: come sempre è un onore stare tra le sue pagine!


INGREDIENTI
150 gr farina
120 ml olio di semi
120 ml buttermilk (= 60 gr yogurt bianco + 60 ml latte, mescolati e lasciati riposare per 10 min.)
75 gr zucchero
2 uova
1 limone bio
vanilina
1 cucchiaino abbondante di lievito
mezzo cucchiaino di bicarbonato
sale
per il frosting: 100 gr philadelphia, 100 gr panna vegetale da montare, curcuma qb
per occhi, zampe, becco: qualche rondella di carota, gocce di cioccolato oppure mirtilli essiccati

PROCEDIMENTO
In una ciotola unire la farina, il sale, il lievito, il bicarbonato, la vaniglia.
Sbattere con un frullino le uova con lo zucchero e la buccia del limone grattata: non più di 1 minuto. Versare l’olio, 1 cucchiaio di succo di limone e usare il frullino per 1 altro minuto.
Aggiungere, alternandoli, ingredienti secchi e buttermilk, a più riprese, fino ad esaurire tutto.
Riempire i pirottini nello stampo per muffins per ¾, infornare a 180°C per 12-14 minuti a forno statico.
Quando i cupcakes saranno freddi montate la panna fredda con la philadelphia, aggiungendo curcuma quanto basta per ottenere un colore giallino. Usate una sac à poche per fare i pulcini.
Tagliate, da rondelle di carota, zampette e becco. Infilateli nella glassa e rifinite con gli occhietti (io ho usato mirtilli essiccati perché le gocce di cioccolato s’erano momentaneamente volatilizzate).

STREET FOOD A PADOVA (2): 15 LOCALI DA PROVARE

17/3/2016

 
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Eccolo qui, finalmente, il secondo capitolo del mio primo post sullo Street Food a Padova. Come già vi dicevo, questo secondo scorcio di localini riguarda le vecchie glorie della mia adorata città, quella in cui il mio passo diventa scattante e la voglia di alzare il naso dal marciapiede diventa impellente. Non sto tanto a dilungarmi ora, lascio i sentimentalismi alla fine (preparatevi, ah!)... E a voi che non siete mai stati a Padova: davvero non vi viene voglia di farci un bel giretto? Lasciate stare le guide turistiche e fatevi guidare dalla pancia. E' lì che finisce il cibo, ed è da lì che partono tutte le emozioni!
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Preciso, again: nessuno mi ha pagato o ha sponsorizzato affinché io scrivessi dei post in questo senso. Non faccio pubblicità su richiesta e non vengo comprata da esercizi pubblici di alcun genere. Queste sono considerazioni personali perché fondamentalmente mangiare mi piace assai e provare locali facendo finta di essere una turista mi garba ancor di più! Disclaimer: è o non è un blog personale questo? ;) 
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I PANINI DALLA ZITA. Io, se non vi dispiace, partirei da qui. Lo vedete il panino qui sopra? Questo è il motivo per cui Daniele, ora, paragona qualsiasi altro panino comprato altrove a questa bontà servita dalla Zita. Baccalà mantecato, arancia, acciughe e pepe. 4 Euro di panino caldo, mangiato sugli sgabelli del localino più frequentato da chi di Padova ne conosce qualcosa di più dei bar che si trovano lungo le vie principali. "Un panino caldo e un prosecchino" (o na ombra), troverete molte persone che lo chiedono. Ma cos'è la Zita? E' una specie di osteria, non saprei come definirla in realtà perché non è neanche un bar. Si servono panini con gusti classici ed anche particolarissimi; dire che si tratta di un'istituzione è poco! Sopra al loro bancone un cartello vi indica anche che la storia d'amore con Padova è lunga: "Uova Sode 0,80 cent l'una". Uova sode come si servivano una volta.
La caratteristica più indimenticabile della Zita è la parete coloratissima di post it scritti con tutti i tipi di panini che servono. Ah, attenzione, ce n'è una piccola delegazione anche sulla parete di sinistra, accanto al bancone. Uno sceglie, chiede, paga, attende, consuma, ascolta le ciacole e ciacola. E se vuole sorridere legge gli antichi manifesti appesi alla parete di sinistra. Lì accanto c'è anche una foto di un alpino, piccola, e una scritta: In questo locale sono molto graditi gli alpini. La Direzione. Ps. No macachi e/o cachi.
​La vecchia e buona Padova trasuda da ogni poro in questo locale. E' anche possibile prenotare i panini, ma sceglierli sul posto vale ogni metro fatto a piedi per arrivarci. Panini dai 3,50 ai 5 Euro. Indirizzo: via Gorizia (laterale accanto al Pedrocchi).
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LA FOLPERIA DI MAX E BARBARA. Ve ne parlo spesso su Instagram, dove pubblico anche certe Stories in diretta dal mio aperitivo serale del sabato con Dani (Max ci chiama 'i putei'). Ve ne ho parlato anche in questo post, e non so proprio come dirvelo ormai, ma La Folperia per me è lo street food di Padova per eccellenza. Tantissime le proposte al banchetto che trovate in Piazza dei Frutti ogni sera (tranne la domenica) dalle 17 in poi, più o meno. [Segnatevi in agenda gli orari della folperia, mi raccomando, che tornano sempre utili per un aperitivo o uno spuntino super.]
Quello che amo di loro:
- il classico folpetto, che preparano già porzionato (al momento) e condito con la salsina al prezzemolo e olio;
- i peperoni piccanti ripieni di gamberi e verdure (specialità dell'estate);
- i gamberi in saor, gli unici che riesco a mangiare ed ad amare;

- le masenete con l'aglio, perché sporcarsi le mani diventa un vero piacere.
Folpetto (2 porzioni) + masenete = 12 euro. Folpetto, peperoni, polpette al pesce = 14 euro. Con ogni porzione di folpetto preso vi viene dato un sacchettino con del pane fresco a fette, un chiaro invito a non sprecare il sughetto che resta sul piatto (sacrilegioooo!). Possibilità di bivacco/svacco con l'abbinata folpo+prosecco grazie alla partnership col qui presente Bar dei Osei. Una consumazione drink vi garantisce un tavolino ed un appoggio per gustarvi il vostro aperitivo unico e super padovano... ovviamente scacciando i piccioni! Grande Max! 


BAR DEI OSEI. Nominato proprio qui sopra perché partner della Folperia, il Bar dei Osei forse si chiama proprio così perché sta in una posizione che i piccioni amano particolarmente, essendo fornitore ufficiale di briciole cadute dai panini. La loro specialità è il panino con la porchetta calda, tagliata al coltello, grossa. Servito con lo spritz e consumato ai loro tavoli in piazza è il perfetto emblema dello spirito Padovano. Corse su corse, lavoro, gran daffare, ma poi quando arriva l'ora del panino con lo spritz o il prosecco c'è poco da dire: in piazza bisogna stare! Scherzi a parte, la pace che si avverte in situazioni come queste fa capire quanto sono belle le giornate quando ci si ricorda che sono le piccole cose quelle che rischiarano la mente dagli impegni. O almeno questo è quello che ho sentito quando ho sostato lì con la Bionda Alice. Ah, ovviamente non offrono solo panini: vi segnalo anche i tramezzini super-grossi che fanno bella mostra di sé in vetrina. Impossibile non prenderli. Prezzi economici. Indirizzo: Piazza dei Frutti, 1.


BAR NAZIONALE. Andiamo in Piazza delle Erbe and let's meet Bar Nazionale, un bar piccolissimo che ho conosciuto in anni universitari grazie a Manu, che quella volta portò noi ragazze a testare cose ancora 'sconosciute'. Al Bar Nazionale i tramezzini non sono propriamente quelli classici, perché qui la prassi è scaldarli prima di servirli. Storcete il naso? Male! Un tramezzino caldo è quanto di più inaspettato ci si può aspettare, ma quanto di più buono si possa trovare in una serata piovosa come è capitato a me ultimamente. Molto buono il tramezzo con il cavolo cappuccio. Posizione del locale praticamente sottostante alle scale del Palazzo della Ragione (1218), vicino alla galleria dei macellai che a me mette sempre tanta allegria. Prezzo a tramezzino: da 1,40 Euro. Indirizzo: Piazza delle Erbe, 41.

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ORSUCCI. Altro locale storico da provare (anche questo sempre trovato chiuso accidenti). La storia dice che siano aperti dal 1922, e che facciano una pizza buonissima da asporto. La pasta è più spessa delle solite pizzerie, ma la posizione è sicuramente invidiabile: a due passi dal Prato della Valle. Conosco una signora quasi ottantenne, residente proprio accanto ad Orsucci, che ancora si fa recapitare la pizza in casa. Garantisce lei che è buona... almeno fino a quando non troverò la serranda aperta! :) Può bastare finora come rassicurazione? Indirizzo: via V. Emanuele II, 18.


SUMITI. Panini anche qui: a Padova proprio li amiamo. I Sumiti si possono definire un negozio di alimentari, storico al massimo anche questo, che rifornisce di cibo tutti gli studenti di ingegneria e corsi simili che hanno fretta e non hanno voglia di andare alla mensa Piovego. Ricordo che ancora quando ci stavamo conoscendo Daniele mi inviava foto del suo panino del giorno: lo prenotava ai Sumiti e poi lo andava a ritirare. Il più imprevedibile era sempre quello FANTASIA: l'addetto-ai-lavori ci ficcava dentro quel che aveva sotto mano e il risultato era sempre buonissimo. Prezzi molto economici. Per studenti e non! Indirizzo: via Belzoni, 8.


PEDROCCHI. Come non menzionarlo tra i locali storici di Padova? Le vicissitudini di questo bar/sala da té sono state tantissime e tutte degne di nota: i suoi lavori di costruzione finirono nel 1831 e nella Sala Bianca è ancora visibile uno dei proiettili austriaci sparati all'epoca dei moti studenteschi (1848). Era frequentato da Stendhal, che amava il Caffè Pedrocchi (il prodotto top!), e un tempo era chiamato Caffé Senza Porte perché restava aperto 24h su 24. Oggi è frequentato da persone molto eleganti ma anche da persone molto normali: io ci trovo anche ragazzini col risvoltino alla caviglia, e amo il caffé che amava Stendhal perché la cremina alla menta mi manda in trip. Oltre a farmi uscire i baffi di crema in stile Dalì. Costo del caffè: 3,50 Euro. Ne vale la pena!

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PicturePiantiamola di fare i perfettini: chi non è mai stato insozzato da capo a piedi il giorno della laurea davanti ad un papiro appeso a un albero?! ^.^
Chiunque conosca Padova ha una storia diversa con lei.

C'è chi ci va per lavoro ogni giorno ma la odia tantissimo perché è un luogo del dovere e per arrivarci magari fa tanti chilometri avvolto nel malumore da traffico. C'è chi ci studia e la vive in maniera diversa: lezioni di qua e di là (voi di Lettere e Filosofia forse mi capirete), ma c'è il tempo di una capatina nel localino preferito.. anche solo per una chiacchiera con la barista che si conosce di vista. C'è chi ci si reca per studiare ma non la conosce ancora: Padova sembra ancora un intrico di vie e palazzoni altissimi, quindi il percorso fatto finora è solo quello stazione-aula. 
E c'è chi, come me, che a Padova ha vissuto periodi di varia natura ma sempre da pendolare. In treno, in bus, in tram, in aps, in bici, in auto.

Ricordo che da adolescente seguivo le mie amiche: dal vecchio piazzale Boschetti lasciavamo il bus e facevamo solo il tragitto fino alla Feltrinelli. Mi perdevo ancora prima di capirmi, quindi seguivo loro e stop. Ore a scegliere libri (eravamo in fase vampiri, a un certo punto) e poi via verso il bus di nuovo.
Da universitaria che la viveva male, per i primi tempi Padova mi sembrava solo la grotta bigia con i grattacieli di cemento e i denti di vetro riflettente. Poi diciamo che le cose sono andate meglio e ho conosciuto anche il centro città, l'ho vissuto, c'ho fatto baldoria come ogni universitario che si rispetti, e sono finita ad amare profondamente questo 'piccolo' universo di storia, arte, colori, dettagli, edifici, persone.
Gli altri periodi ve li risparmio, che poi finiamo a catalogarli come si fa con le varie Ere in stile Mesozoico e Paleozoico, ma per farla spiccia io Padova la amo ancora. Ci trovo sempre qualcosa di nuovo, ogni beata volta che ci metto piede. Ne sono orgogliosa anche se non abito in centro. Mi piace informarmi sulle novità della città, sulle nuove aperture, su chi chiude con dispiacere, tipo quel negozietto storico di cappelli che mi piaceva tanto. A Padova mi sono anche innamorata, ma questa è un'altra storia (Vecchia romanticona che non sono altro...). Ci vado con le persone a cui voglio bene ma anche da sola, e mi diverto a fare da guida a chi non ci è abituato.
​Padova mi trasmette entusiasmo e libertà. Altre città Venete, bellissime a modo loro, non hanno questa particolare aria frizzantina che vi si respira - oltre allo smog, perché vabbè fino a prova contraria non ci troviamo nei campi di tulipani olandesi.
Ovviamente di Padova amo anche il cibo, oltre al resto, ma se ci fosse da dirvi un punto preciso della città in cui trovarmi felice con un sorriso segreto.. quello sarebbe il retro del Pollini, in via Cassan. Da quando sono una ragazzina mi fermo sempre a sentire la musica che gli allievi suonano ad ogni ora del giorno, conscia di ricevere un dono, perché la musica lo è sempre. Soprattutto quando arriva inaspettata.

Spero di esservi stata utile con tutti questi locali menzionati e queste storie di vita raccontate. Certo, sono sicura che ognuno di voi conosce mille altri posti ancora, ma questi per ora sono quelli che ho testato e ritestato oppure che devo assolutamente testare. Se ne avete altri da suggerire scrivete nei commenti qui sotto, come vi invitavo a fare nel primo post, perché i titoli si possono cambiare, e i locali possono diventare 16, 17, 18, 19, 20.... :)
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    28 anni, provincia di Padova.
    Credo nella poesia degli spaghetti, nella panificazione, nel profumo del timo e in quello del prezzemolo fresco. Nella mia bella regione, aka il Veneto, e nei luoghi da visitare everywhere.
    E soprattutto nella bellezza che sta in ogni angolino nascosto di mondo, oltre che nelle cucine di chi ama il cibo.



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