E' quasi da una settimana che sono diventata piovosa inside. Attendevo il frescolino serale e la zuppa, essendo io una vera amante di minestre e brodini, un po' perché ero stanca di sudare e un po' perché avevo bisogno di vedere magliette diverse nel mio armadio. A un certo punto poi una ne ha abbastanza, nonostante non abbia usato per intero il guardaroba estivo. Che poi dai, vi scrivo in una serata di pioggia e fresco, non è detto però che Sir Autunno sia arrivato. Quest'Autunno vorrei fare tante cose, tra cui miliardi di ravioli con la macchinetta per tirare la pasta della mia nonna, che ci ha lasciati un anno fa. Poi vorrei fare biscotti, un range di ricette con la zucca che renderà felice il mio uomo (era ironico ovviamente) , riprendere con la panificazione dolce, acchiappare le mie due gatte, mamma e bimba (Brioche e Crema), e coccolarmele sul divano mentre una coperta mi scalda la pancia. Eeeeeh, sono una romanticona. Per quest'Autunno ho anche dei bei programmi per il blog. In queste settimane ho avuto modo di ritrovare amiche bloggers 'storiche' e amiche bloggers nuove. Se mi seguite su Instagram (@thegrowlingpatry) avrete visto che non mi sono risparmiata con le colazioni. Dal primo incontro, con Giada di @lepiccolecosedelladomenica e Carolina di The Smart Dressing, ne sono uscita con un progetto ambizioso e fondato su basi studiate; qualcosa di bello sta per prendere forma, ed io avrò la grandissima fortuna di farne parte... sarà un nuovo stimolo per scoprire altre sfaccettature del mio status collaterale di foodblogger. Il secondo appuntamento tra bloggers è stato con Ilaria di Lipstick For Breakfast e Greta di G For Grace. Una serie di coincidenze ammucchiate (tipo coliche renali, nuovo lavoro, lavoro da maestra anche al sabato, ferie, impegni) avevano fatto slittare di tantissimi mesi una colazione in cui chiacchierare liberamente di-tutto-un-po' ma soprattutto del mondo dei blog mi mancava. Anche con Ilaria e Greta sono nate idee e proposte per la stagione invernale in arrivo: tutte ovviamente riguardanti le tematiche che amiamo. Sembrerà scemo, ma una che per tutta la settimana lavora e non ha molto tempo di pensare al lato pulsante da blogger ritrovare o conoscere persone di questo 'mondo', fa piacere. Con loro non è scemo parlare di seo, di fotografia, di programmi che ottimizzano la nostra passione e ci aiutano nella stesura di post e idee (che vi garantisco sembra una cosa semplicissima ma in realtà non è), di sogni ed incertezze. Uscire con le bloggers mi rincuora: non siamo esperte fotoniche di marketing, non siamo nerd appiccicate 24hrs-a-day ai social, abbiamo tutte una vita parallela e prominente che ci dà molto altro da pensare ma teniamo sempre vivo il nostro interesse, traiamo forza l'un l'altra scambiandoci opinioni e storie di come abbiamo fatto a scoprire quella tal cosa che ci ha colorato un giorno di vita. Formazione, formale e informale, casuale o volontaria, credo sia questa la parola che caratterizza ogni incontro tra bloggers - e anche ogni passo che si muove quando si decide di tenere vivo e curare, per esempio, un bambino di nome Growling. Tornando a noi, questa volta vorrei proporvi qualcosa di semplicissimo e velocissimo. La sardina non è un pesce fico come il rombo ma ha una nobiltà tutta sua. Ed è a prova di pasticci. Io vado in pescheria nei momenti meno affollati, chiedo se possono farmi la gentilezza di eviscerare e pulire il chilo di sardine e poi me ne torno a casa con mille idee per la testa in quanto a preparazione. Costo? 3,50/4 Euro al chilo. Rendiamoci conto della convenienza. E rendiamoci conto del fatto che il mio colesterolo è felice quando le vede in lontananza; pesce azzurro = salute a manetta. C'è chi le fa col pangrattato, gratinate, chi le fa fritte (il colesterolo tossicchia nervoso - ma è solo il mio eh, giusto perché è un po' rompiballe), chi le fa a beccafico (come quelle che ho mangiato qualche settimana fa da Max e Barbara alla Folperia di Padova), e chi proprio non le compra perché così piccole non è detto che riempiano e che piacciano.
Eh! Provatele e poi cambierete idea! Vi lascio la ricetta velocissima. Poi ditemi come va! A me i messaggi piacciono sapete :) Un trucchetto: le sarde o le sardine che comprate devono avere un dorso molto bello, lucido, l'occhio non deve essere assolutamente spento o appannato. E' indice di poca freschezza. Ho disposto le sardine aprendole leggermente su una placca foderata di carta forno. Le ho spolverate con sale, pepe, origano essiccato, salvia, aghi di rosmarino, erba cipollina fresca, prezzemolo. Ho tagliato a quarti dei pomodorini appena raccolti dall'orto di casa, li ho adagiati più o meno su ogni sardina, ho dato una girata d'olio extravergine ed ho infornato a 180°C per 15 minuti. Forno statico. Le ho servite accompagnate da melanzane, zucchine e peperoni alla griglia.
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