Un post in velocità (sono ancora senza internet e senza meta con il mio povero pc - nei periodi di magra c'è sempre più bisogno di quel che giornalmente snobbiamo un po') con un alimento nuovo ma conosciuto al mondo Veg: gli spaghetti di Konjac. Il konjac è un tubero orientale alla base di tantissime preparazioni, infatti la sua farina può essere usata per la pasta, per il riso, per le tagliatelle... La cosa che però tutti non immaginano, però, è che ha solamente 9Kcal per 100 gr di prodotto. Cosa vuol dire? Che il suo apporto calorico è ai minimi storici e che è ricchissimo di fibre (questo ve lo dico ora). Quindi: non fermatevi all'aspetto viscidino... gli spaghetti sono conservati in acqua di vegetazione e prima dell'uso bisogna risciacquarli per due minuti in acqua corrente. Ma questo non vuol dire che siano cattivi, anzi! A me sono piaciuti molto. Che gusto hanno? Francamente? Di niente. Perché comprarli allora? Perché fanno molto bene, sono parte integrante della dieta orientale da secoli e sono versatili al 100%: assorbono i condimenti prendendone il gusto. Meglio di così?! :) Il loro aspetto è questo... ma vi assicuro che se volete stare in linea in salute questa è un'ottima alternativa! Ah, siete celiaci? Tadaaaaan! Questo è per voi!
Ricetta raccontata qui sotto: (Liberamente tratta da Sale&Pepe Veg) Sciacquate gli spaghetti per due minuti sotto acqua corrente. Per cuocerli basta saltarli in padella col condimento per 5 minuti a fuoco medio. I miei spaghetti di Konjac ai ceci funzionano così: io ho usato i ceci secchi, ma per fare prima usate quelli in scatola. Fateli saltare in un soffritto di cipolla, carote aglio, sale e pepe. Il trito gli darà sapore. Aggiungete del concentrato di pomodoro (1 cucchiaio) quasi a fine cottura, allungate con brodo bollente se si asciugano troppo. Tuffateci gli spaghetti, aggiungete sale se serve. Unite timo tritato o prezzemolo. Servite. Spolverate con grana se proprio non siete vegani (as me). Buon appetito!
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Il post di oggi ha un sapore un po' antico, di casa sicuramente, e si tratta di una colazione che nonna Adelaide mi preparava molto spesso, da bambina. Stavo da lei mentre mamma era a lavoro e per farmi stare buona (piangere era una regola, la mattina) lei mi preparava lo Sbatuétto, la colazione che lei stessa aveva mangiato tante volte da piccola. Una cosa super energetica, a bassissimo costo e veloce. Avere le galline a venti metri di distanza sicuramente aiutava. Con le uova del supermercato non si può fare, mi diceva. Perché l'uovo crudo non è sicuro, chissà da quanto è sullo scaffale.
Questo tipo di colazione, quindi, è sicura solo con uova freschissime, quasi di giornata. Altrimenti forse bisognerebbe fare un'operazione molto simile a quella della meringa italiana, ovvero portare ad ebollizione lo zucchero a 110°C e poi versarlo a filo nei tuorli mentre il frullino è in azione. Non è facile trovare le uova fresche oggi, lo so. Io ho approfittato del gentile dono della nonna di Daniele. Ah, il frullino. La mia nonna non l'aveva, o forse sì anche, ma non gliel'ho mai visto usare. Lei preferiva quello a mano, un aggeggino super faticoso con due fruste attaccate ad un mulinello che si doveva girare in fretta. E proprio per questo motivo capisco perché non amasse fare i dolci... troppo faticoso così. Ora, a qualche mese dalla sua dipartita, riscopro questa ricetta dolcissima e festosa, perché per me lo Sbatuétto era sempre una festa. La foto, le ceramiche che ho usato (di Pagnossin, storica ditta ora scomparsa di Treviso), le presine che ha creato minuziosamente una zia novantenne, la moka vecchiotta... tutto per me sa di casa. Mancano solo le mani ruvide di mia nonna, a reggere quella tazzina. Ma se si guarda bene ci sono eccome. INGREDIENTI PER UNA PERSONA 2 tuorli di uova freschissime 2 o 3 cucchiai di zucchero semolato per guarnire: pane a tocchetti, biscotti sbriciolati, cacao amaro in polvere, caffè... PROCEDIMENTO Separare i tuorli dagli albumi. Usare le fruste per montare i tuorli con lo zucchero, almeno per tre minuti. Dovranno essere bianchi e gonfi. Servire su tazze con pane, biscotti, caffé e cacao. Altrimenti scegliere una tra queste cose e gustare il tutto con calma. |
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