Anche io, come molti, sono vittima del poco tempo che si dedica al pranzo. Corri a casa da lavoro, prepara, scalda, mangia, riparti. E sinceramente non so se la schiscetta in azienda sia la cosa migliore quando le idee scarseggiano e i minuti corrono verso l'ora del rientro in ufficio... La gran fregnaccia però resta una: non mangiare troppo perché sennò ti viene sonno né troppo poco altrimenti alle 15 il mostro della fame ricomincia a rispondere al telefono al posto tuo. Questa ricetta risolve parte del problema e ridà dignità a due cose: - ai piatti poco conditi che ci costringiamo di mangiare per le troppe paure; - all'indivia belga che TUTTI usano prettamente cruda, sposata a gamberetti e salsa rosa. Signore e signori, ecco a voi l'indivia belga con mascarpone e cipolle caramellate!
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Sono passati 6 giorni dall'ultima volta che ho aggiornato il blog, e non so voi ma in queste feste ne sono successe di cose! Con i pasti 'esagerati' abbiamo iniziato al pranzo del 24, quando un ritrovo di ballerine si è trasformato in una festa dotata di cerchietti da renna, inservienti di Babbo Natale che suonano il campanello e gatto Merlino affascinato dai miei capelli. Il disastro culinario del giorno sono stati i canederli: proprio non vogliono venire eh!
Il 25 invece, giorno dei super parenti di cui vi parlavo, ho combinato un altro disastro: m'è scivolato dalle mani un piatto colmo di pancetta che avevo piastrato... finendo prima in mille pezzi, e poi nel cestino. Ovviamente con tutto il suo contenuto. La cosa bella? Il primo Natale in cui le tre donne di casa (mum, sister & I) sono state assistite da Cesarina, la gattona cicciona a cui in via speciale è stato concesso di rotolarsi sul pavimento della cucina al momento dei preparativi mattutini. Per la cronaca: lei adora rotolarsi sul tappeto in cucina. Vai te a capire perché. L'avventura è proseguita al pranzo del 26, dagli adorabili parenti del mio fidanzato, quando per la prima volta ho assaggiato la lingua salmistrata.... e m'è piaciuta! Sono seguite grandi nanne, giusto perché i giorni prima tra cucinare e mangiare e fare gli auguri a chiunque la tipica spossatezza natalizia s'è fatta sentire. Dura la vita della panza piena, eh? Siamo ora in direzione Capodanno. Dopo giorni di bagordi siamo quasi alla fine dell'anno. Quindi stiamo andando verso altri bagordi, of course! Inevitabile non spremersi le meningi alla ricerca della ricetta perfetta. Spesso e volentieri si punta ai secondi come una cosa che a tutti i costi deve stupire. Ma ditemi una cosa: c'è qualcuno che pensa anche ai contorni? Insalatina condita poco, spinaci al burro, pisellini con pancetta, lenticchie. Ok, facili e buoni, una garanzia. Tant'è che durante l'anno se non ci sono almeno 2 contorni in tavola in casa mia non si mangia. Ma a Capodanno? Le ricette di oggi sono proposte per contorni diversi dal solito, a base arancia. Perché l'arancia nelle insalate dà davvero quel twist fantastico che non ti aspetti. Io ve li consiglio davvero. Renderanno speciale anche la semplice e buonissima orata al forno di chi giustamente s'è rotto dei secondi epocali ed ha puntato tutto su primi, antipasti e... contorni. ;) Ecco quindi le ricette: veloci e facili, indubbiamente scenografiche, e adatte per tutte le occasioni. [OPS! Un refuso! Insalata, non insaltata - nella foto!] INSALATA INVERNALE CON RIDUZIONE AL VINO ROSSO (foto in alto) Pelate a vivo un'arancia (ovvero tagliando via la buccia ed il bianco sottostante con un coltellino seghettato). Tagliatela a fettine sottili e disponetele su di un piatto. Aggiungete finocchio finemente tagliato, olive a rondelle. Condite con sale o fior di sale, un filo d'olio extravergine d'oliva. A parte, in un padellino antiaderente, portate a bollore 4 cucchiai di vino rosso, 1 cucchiaio di miele, sale e 1 punta di cucchiaino di amido di mais (maizena). Fate ridurre. Quando sarà diventato una salsa cremosa fate cadere delle gocce sul piatto, o condite a piacimento. RADICCHIO CARAMELLATO ALL'ARANCIA (foto in basso) Pelate a vivo la metà di una grossa arancia (ovvero tagliando via la buccia ed il bianco sottostante con un coltellino seghettato), e tagliatela a spicchi. Spremete il succo dell'altra metà e tenete da parte. In un padellino antiaderente fate scottare in un goccio d'olio un cespo di radicchio Trevigiano lavato e asciugato, all'incirca per 2 minuti al massimo. Salate e pepate e togliete dal fuoco. Versate nello stesso padellino il succo d'arancia, 1 cucchiaio di miele e 2 cucchiaini di zucchero di canna. Portate a bollore e fate ridurre. Quando sarà diventato uno sciroppo aggiungeteci l'arancia a spicchi, tenendo il fuoco alto, e successivamente anche il radicchio. Fate saltare un minuto. Togliete dalla padella e impiattate, spolverando con noci. [Oh sì, la fretta del Natale prende anche me... e le mie uova alla Benedict, che alla prova di qualche giorno prima (necessitano sempre di prova le uova per un blog ^.^) erano perfettissimamente rotonde, mentre invece nel momento vero e proprio della cottura stavolta hanno deciso di fare le bizze... ] Non nego che il BRUNCH sia ancora una cosa sconosciuta ai più, nonostante in vari bar di Treviso (Abitué Gran Parisio), Padova (Pedrocchi, Lovely Bakery, America Graffiti), Vicenza (Villa delle Rose) e Venezia (oltre al salasso della Terrazza Danieli i bacari servono anche a questo!) sia possibile passare una domenica tra amici piluccando cose salate e dolci, perché ok che è troppo tardi per la colazione, ma è anche troppo presto per il pranzo. Ma la fame c'è. Questa volta, in accordo con la sempre lovely Ilaria abbiamo pensato di proporvi qualcosa per un brunch che secondo me sa proprio di Natale. A parte la tavola, che si rifà tutta ai toni nordici del legno, del bianco, del verde pino... e dei colori sgargianti degli ingredienti. E' che mi sono divertita molto a preparare queste ricette, perché nella mia mente eravamo già al 26 Dicembre. Non fraintendete, saltare così il Natale non fa di me il Grinch, semplicemente questo brunch è studiato per il post abbuffata. Non tutti come me probabilmente saranno impegnati in super pranzi anche quel giorno e, arrivando da un 25 davvero ridondante, la mattina seguente il brunch è l'idea migliore. Quindi decidete di restare in pantofole a smaltire i panettoni, questo brunch di S. Stefano vi viene in aiuto e vi garantisce un altro giorno di festa senza penalizzare il gusto: le UOVA ALLA BENEDICT sono quelle che servono sempre negli hotel e nei locali più USA, consistenti, vellutate e saporite, apparentemente difficili ma in realtà molto facili se si seguono date indicazioni. E i CROQUE MONSIEUR formato fingerfood... ah, la vie est belle. Il tutto viene accompagnato da uno SMOOTHIE fresco e digestivo (per la presenza dell'ananas). E vogliamo dimenticarci delle altre varie preparazioni? In questi giorni fioccano nel blog a frotte per garantirvi qualche idea in più per il Natale. Muffins alle pere e anice stellato, confettura di zucca e vaniglia (già nel blog), cucchiaini speedy di cioccolato, kanelbullar... Quindi per il momento non resta che farvi due tipi di auguri per questa ricetta: Buongiorno e Buon Brunch! INGREDIENTI e PROCEDIMENTO per 2 persone per le Uova alla Benedict: 2 uova 2 cucchiai di aceto 2 fette di prosciutto crudo di Parma/bacon/pancetta 2 fette di pane da tostare con un velo di burro fettine di avocado ripassate in limone, sale e pepe 1 tuorlo 60 gr burro fuso e a temperatura ambiente succo di 1 fetta di limone 1 cucchiaino d'acqua sale, pepe, paprika > Le uova alla Benedict prevedono per forza l'uovo in camicia con tuorlo vellutato, salsa olandese (calorica, sì, mettiamocela via!), pane tostato e letto di prosciutto crudo/verdure (oppure salmone). Come potete ben vedere stavolta la salsa olandese non l'ho fatta, semplicemente perché le cose che si preparano per un post poi si mangiano (ovvio) e in questo periodo il colesterolo della mia famiglia è schizzato alle stelle.. quindi ho risparmiato tutti dal consumare qualcosa che ci avrebbe causato un paio di problemini, stavolta. Solo per stavolta! Una salsa olandese splendida e buonissima la potete comunque vedere fatta da Gordon Ramsey, il risultato è questo. Ed è commovente. Partiamo dall'uovo in camicia: per prima cosa non dev'essere freddo, sgusciatelo e trasferitelo in una tazzina. In un pentolino portate a quasi bollore l'acqua (niente sale), deve avere il bollore soffuso sul fondo quando sarà il momento di tuffarci l'uovo. Prima di ciò, formate con un mestolo un vortice d'acqua, girando velocemente nello stesso senso. A questo punto tuffate l'uovo, molto gentilmente. Contate 3 minuti e poi con una schiumarola prelevate l'uovo. Asciugatelo su carta assorbente molto delicatamente, tagliate via i filamenti di albume di troppo per renderlo quantomeno carino. Salatelo, se volete (la mia dieta a sale ridottissimo me l'ha fatto evitare e giuro che era ottimo anche così). Il letto dell'uovo alla benedict: tostate in una padella antiaderente il pane lievemente imburrato, fino a farlo diventare dorato. Nella stessa padella poi scottate il prosciutto crudo senza condimento alcuno; a parte, per l'altra versione, tagliate delle fettine da un avocado, ripassate in succo di limone, salate e pepate. La salsa olandese (tipica per le Eggs Benedict, ma non nella preparazione che ho fatto per via dell'apporto di burro che mi avrebbe ammazzato il colesterolo già alto :D): portate a lieve ebollizione un pentolino d'acqua. In una ciotola di vetro versate 1 tuorlo e iniziate a mescolare velocemente con una frusta a mano. Mettete sopra al pentolino con l'acqua e continuate per qualche secondo. Iniziate ad aggiungere il burro fuso (a t.a. mi raccomando!), a filo, continuando a mescolare vigorosamente. Ci vorranno dai 5 ai 10 minuti per raggiungere la consistenza somigliante a quella della maionese. Aggiungete il succo di 1 fetta di limone, 1 cucchiaino d'acqua fredda. Mescolate bene sempre. Sarà pronta quando velerà densamente il dorso di un cucchiaio. IMPIATTIAMO! Base: il pane tostato. La fetta di crudo. O le fette insomma. O l'avocado. L'uovo in camicia. La salsa olandese. Tadaaaaan! per i Croque Monsieur: 4 fette di pane da toast 6 cucchiai di besciamella pepe 5 fette di prosciutto cotto gruyére/cheddar/emmenthal per spolverare > Molto molto facili, soprattutto se non avete besciamella appena fatta in casa e vi tocca comprare quella pronta del super. Eliminate dalle fette di pane da toast il bordino più scuro se volete (qui le mie gatte hanno apprezzato il bordino dei croque non in foto). Farcite come se fosse un toast: un cucchiaio di besciamella, del prosciutto cotto, un altro po' di besciamella. Altra fetta di pane. Spolverata di formaggio. Infornate modalità grill per farlo sciogliere e dargli quel dorato adorabile. Tagliate in quattro pezzetti. Fingerfood croque monsieur pronto. Spolverate con pepe se volete! per lo smoothie: 1 yogurt bianco magro/1 yogurt bianco greco 1 mela piccola 1 cm radice di zenzero (pelata e grattuggiata) 2 fette di ananas sciroppato/fresco 1 cucchiaino di miele il succo di 1 arancia 5 cubetti di ghiaccio > Versare tutto nel bicchiere del frullatore e frullare fino a quando lo smoothie sarà liscio e leggermente schiumoso. Versare nei barattoli Bormioli per un effetto più scenografico. Se volete un colore più intenso aggiungete un pizzico di curcuma prima di frullare. Grazie infinite a Ilaria, che mi ospita nuovamente nel suo blog con questa ricetta, presente anche da lei. Questa volta chiederle le sue preferenze per il post di Natale ha portato ancor più entusiasmo! :) Non so voi, ma casa mia trabocca di zucchine. Un esercito praticamente. Mia madre si ostina a consigliare di cucinarle lesse - ovviamente più veloce e semplice di spadellarle, friggerle, cuocerle a vapore tutte tagliate bene… Ma come al solito mi piace trovare un’alternativa ai cibi che diventano una consuetudine un po’ scomoda, e allora sono arrivate le frittelle di zucchine. Che scoperta!, mi direte. Magari per davvero tutti quanti nelle loro case fanno sempre le frittelle con le zucchine, che ne so, e a questo punto io sembrerei un po’ strana a proporle nel mio blog, ma dato che in casa mia sono proprio una ‘bizzarria’ io vi dico lo stesso la ricetta, creata a occhio e croce un mezzogiorno in cui le zucchine lesse proprio mi davano noia.
L’esperimento è andato a buon fine e oltre al popolo di casa anche il popolo di Instagram le ha apprezzate. Ecco quindi le indicazioni, che arrivano a una settimana di distanza da quello scatto ma che ora sono diventate una nuova consuetudine qui da me. ;) PS. Questa è un’ottima idea anche per un aperitivo/fingerfood, se fatte in versione mignon! Lo so, questo post è un po’ un caos. Diamo la colpa al caldo va’! INGREDIENTI 2 uova medie 3-4 zucchine medie noce moscata qb sale rosa dell’Himalaya qb pepe nero qb 4-5 cucchiai di latte (io ho usato latte di riso perché avevo quello) 1 cucchiaio di farina Olio per friggere qb Glassa all’aceto balsamico PROCEDIMENTO Grattugiate le zucchine usando i fori larghi della grattugia da formaggio. Unitele a due uova medie che avrete leggermente sbattuto (se vedete che le uova vengono assorbite subito aggiungetene un’altra). Aggiungete la noce moscata, il sale, il pepe, il latte, la farina. Mescolate bene. Scaldate in una padella antiaderente un dito d’olio per frittura. Quando sarà ben caldo disponete il composto a cucchiaiate; girate le frittelle dall’altro lato quando saranno ben dorate. Scolate e tenete al caldo. Servite accompagnate da un filo di glassa di aceto balsamico. Ci sta proprio bene! |
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