Ieri sera ho avuto il piacere di avere come ospite a cena Laura, che qui nel Growling avete già sentito nominare al tempo delle mie gite estive a Venezia con dettagli foodie :)
In questo periodo dell'anno in cui tutto è parecchio un caos sono riuscita finalmente ad organizzarmi per farle conoscere la mia famiglia e la mia cucina, perché per un buffissimo scherzo della serie il-mondo-è-minuscolo ho scoperto che per lavoro (precario e temporaneo come il mio, perché in fondo siamo tutte nella stessa barca della sfiga) si è trasferita in casa di conoscenti proprio a due minuti dal mio portone. Come potevo quindi non invitarla? Laura è veramente una persona adorabile che tra l'altro stimo anche tanto, perché ha vissuto per due anni in Inghilterra, proprio lavorando nel mondo del catering (toooosto, we all know it). Laura, tra tutti i pregi, ha pure quello di seguire una dieta molto molto sana. Infatti è vegetariana. Accetta anche il pesce, perché dopotutto lei lo fa per la salute e assolutamente con naturalità, ma date le sue scelte e data la dieta in corso in casa Growling mi è parsa un'occasione ottima per proporre una cena veg al 100%. Con buona pace del boss, che voleva sì mangiare vegetariano ma polenta, funghi freschi di raccolta e formaggi delle nostre zone. Per la cronaca: lui lo accontentiamo stasera. Il menu veg invece era così strutturato:
La serata è stata davvero molto piacevole, come è molto piacevole quando ti trovi bene a chiacchierare con qualcuno ed il tempo passa velocissimo. Avevamo così tanto di cui aggiornarci che mentre preparavo le polpette avremo mollato e ripreso lo stesso argomento (uno dei mille) per almeno tre o quattro volte. E' bello organizzare qualcosa di tranquillo anche 'infrasettimanalmente': aiuta a progettare, barcamenarsi il tempo al meglio, impegnarsi e rilassarsi. A proposito di impegno: alle undici della sera prima, mentre stufavo il radicchio (uno dei primi della stagione), sono stata colta dall'ennesimo tocco d'Autunno che mi ha confortato questo periodo full: il profumo del primo radicchio di Treviso, dopo tanto tempo.... Non so voi, ma sono anche i profumi le cose che muovono il mio mondo. Ciance, ciancissime! Ecco la ricetta, sì. Facilissima, mia mia personale eh, che non ho guardato libri o siti o nonne. Ve la racconto stavolta, niente liste. Accendete il forno per qualcuno che vi fa piacere invitare: è tempo di radicchio trevigiano quaggiù.... LE POLPETTE AL RADICCHIO DI TREVISO: per 5 / 6 persone Fate stufare 2 cespi di trevigiana in cipolla di Tropea tritata (qb) e olio extravergine. Cuocete per circa dieci minuti, i primi cinque a coperchio chiuso con poca acqua se necessario. Mescolate spesso. A cottura ultimata salate, trasferite in una ciotola di vetro e lasciate raffreddare (io l'ho fatto la sera prima). Riprendete il radicchio, scolate dall'acqua che si è formata in eccesso. Aggiungete 2 cucchiai di ricotta, 1 uovo, una bella spolverata di maggiorana, una di noce moscata, sale e pepe, 5/6 cucchiai di pangrattato(o insomma, dipende da voi). Dovrà rassodarsi un po', ma non troppo. Fate riposare in frigo mezz'oretta, bagnatevi le mani e fate delle palline della stessa dimensione con il composto di radicchio. Passate nel pangrattato, mettete su una placca da forno rivestita di carta frono. Girata di olio e via, 190°C statico o ventilato per 20 minuti. Servire calde. E.. bè, con la polenta ed i funghi non sono male, nel caso vogliate variare dal menù :D
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