LA CUCINA DI UNA FOODBLOGGER | AKA LA CUCINA DEI SOGNIAlle prese con il secondo trasloco nel giro di tre mesi e mezzo inizio a chiedermi quando arriverà il momento di progettare la mia cucina. Il cuore pulsante della casa, la fucina di profumi e sapori che alla fine della giornata può riportare un sorriso con un comfort food arrangiato in una serata pigra. La cucina dovrebbe essere funzionale e chef-friendly. Com'è la cucina dei miei sogni? Una recente visita da Lago (un'azienda di arredamento di design) in una domenica di Open Factory mi ci ha fatto pensare su, quindi mi sono divertita a pensarla nei minimi particolari. Adesso vorrei solo sapere quando e come riuscirò a crearla! I COLORIPartiamo dai fondamentali. Come dev'essere la mia cucina, cromaticamente parlando? Deve avere dei toni chiari e caldi. Il legno scuro tipo ebano è bandito. Non voglio ante laccate/lucide però: lo stile è luminoso ma non asettico. Una cucina non è una sala operatoria, ma neanche un chiasso di colorazioni spaiate! Vorrei puntare sulla naturalità: la tinta legno chiaro, che sia sul piano di lavoro o su un pavimento grès effetto legno la vorrei davvero. Marmo? No grazie! Luci. Perché la cucina, con un lavoro di otto ore, me la vivo soprattutto di sera. All'illuminazione sui piani di lavoro tengo moltissimo: sin da bambina sono stata abituata ad averla a disposizione e nella mia cucina led o piccole lampadine carine non possono mancare. Pena le carote tagliate a mozziconi tremendi! L'illuminazione, poi, la vorrei diffusa. I piani di lavoro spaziosi e comodi. Induzione o gas? Fiammella viva, of course! Sarà meno elegante ma è più versatile e mi sa da vecchia, buona cucina visiva! DISPENSA E WALL DECORUna cosa che ho accumulato in anni di amore per la cucina sono senz'altro i libri e le riviste. Per non parlare degli appunti. Ne sono piena. Ho mucchietti ovunque. Nella mia cucina dei sogni c'è un posto solo per loro: una libreria creativa nella forma in cui posso ritrovare tutte le ricette che ricordo di aver visto in quel tomo, nella sezione zuppe, e che era stato un regalo della mia nonna. Per le pareti... discrezione e quadri piccoli, con rimandi al cibo. Meglio se in inglese! La linguista che c'è in me detta legge in fatto di wall décor, e i printables che scovo in Pinterest mi farebbero riempire la cucina di frasi divertenti o schizzi d'acquerello poetici e delicati. Guai se manca una lavagnetta in cui scrivere a pennarello! Fondamentale per organizzare i pasti e di conseguenza la spesa. Preparare i pasti del giorno dopo a Daniele è diventato molto semplice con una buona organizzazione dei consumi... ma si tiene sempre in conto anche il fattore avanzi! Questo che vedete qui sotto è uno dei menu settimanali pensati (e realizzati) poco tempo fa. Notare anche qui quanto io sia malata di parole straniere... e quanto i sughi Rana piacciano a Dani! :) |
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