7/8 OTTOBRE 2018 | PIAZZOLA SUL BRENTADue anni dopo il mio primo "battesimo" con In Villa Veritas 2016 a Villa Contarini, Piazzola sul Brenta (PD), l'evento biennale di degustazione di vini e gastronomia è tornato e con mia gioia grandissima anche stavolta gli occhi (e lo stomaco) mi si sono riempiti di meraviglie. Vi porto a scoprire insieme a me l'unico evento che dal 2006 unisce produttori e consumatori in una location eccezionale grazie all'organizzazione impeccabile de La Mia Cantina, enoteca di Padova! Se due anni fa In Villa Veritas mi aveva lasciata senza fiato ed estasiata, in un turbinio di vini, assaggini, spiegazioni, e desolazioni per non avere il doppio della resistenza con le uve ed il doppio dello stomaco per la gastronomia, quest'anno ho notato che qualcosa è maturato. E non parlo di vino. Nè di spazio in panza. Quest'anno sono arrivata all'evento carica a palla, memore delle sensazioni già vissute, e me lo sono goduto seguendo il filone di preferenze vinicole che in questi due anni ho imparato ad affinare. Grazie al primo evento, perché da quel momento la mia consapevolezza sul mondo del vino è cambiata. Partiamo dalla banalità: ho scelto una tipologia di vino e l'ho mantenuta. Ho preferito una entrée di rosé e poi stop, mi sono dedicata ai bianchi. Non ho voluto strafare. Due anni fa avevo fatto pasticci. Stavolta invece alle offerte di assaggio di vini rossi mi dicevo: "il vino rosso solo in pentola", per auto-convincermi e per avvalorare il fatto che sì, effettivamente a me il vino rosso piace davvero solo se in cucina, per la creazione di cibi saporiti. Poi, non mi sono fatta guidare dalla folla che, assiepata attorno a certi stand in certi momenti particolari, fornivano una buona occasione di emulazione. Ho pensato con la mia pancia e vi posso garantire che ho amato tutto quel che ho provato. Niente nazionalismo. Quest'anno, rispetto all'anno scorso, ho assaggiato vini francesi e spagnoli. Questi ultimi super super super apprezzabili, al che mi sono anche segnata il nome di una bottiglia che vorrei in casa, lo "Special Edition" Cava Brut Reserva, 48 mesi, dell'azienda vinicola Torellò. Frizzantino, leggerino, profumatissimo. Un gran piacere, poi, poter parlare in spagnolo con la signora dello stand (da brava linguista quale sono). Del mio territorio invece, e parlo dei Colli Euganei stavolta, ho amato moltissimo il Fior d'Arancio Passito dell'azienda Montegrande di Rovolon, un DOCG tra l'altro. Meravigliosamente buono. E penso che ormai la mia passione per i passiti la conoscano tutti. Restando sul dolcino il Vin Santo della Fattoria dei Barbi, direttamente dalla Toscana, mi ha stregata. Doppio assaggio per me. Ma ne avrei voluti altri sei. E lo confesso candidamente. Peccato non me li abbiano concessi. Ripiegherò andando all'enoteca La Mia Cantina a Padova e ne farò incetta. Perché forse non sapete che a Padova c'è questa enoteca con tante di quelle specialità e unicità che un giro è d'obbligo. Per la categoria birre artigianali speciale menzione ai ragazzi del Birrificio Sagrin, da Asti. A parte le bottiglie graziose devo ammettere che la loro birra era fantastica. E a me la birra non piace! Ho fatto un assaggio dal bicchiere di Dani e l'ho trovata veramente buonissima. Si trattava di Roè, Italian Grape Ale con mosto di Arneis. Ed io e la varietà di uva bianca Arneis ho capito che ci amiamo, perché proprio due anni fa il passito di Arneis della Cascina Chicco mi aveva quasi fatta piangere. Insomma questa birra era pure insignita di vari riconoscimenti importanti: medaglia di bronzo Brussels Beer Challenge 2017, Birra slow 2019 della guida birre d'Italia. Lo avete capito o no che mi toccherà farne una scorta a casa... e non solo per Dani? Come da tradizione, perché In Villa Veritas per me e Dani è diventato una tradizione, è seguita la parte gastronomica. Per noi la formula wine tasting + pranzo diviso in due + wine tasting + resto del pranzo è stata giustissima. Quest'anno la zona cibo era la Tola Veneta, oltre alle varie zone interne alla Villa in cui ho comprato alcune specialità di cui vi parlo più giù. Cinque eccellenze venete fortissime ognuna nel suo campo fornivano il vero pranzo ai visitatori. Littamè, che alleva le oche romagnole a latte e miele, a Sant'Urbano (PD) con i loro cavalli di battaglia: il Pasticcioca (pasticcio con ragù d'oca che mannaggia proverò presto) e l'Ocaburger, già provato al Padova Food Festival ma scelto nuovamente anche in quest'occasione perché troppotroppo buono. Burger stile America con crauti di cappuccio viola, salsa di carote, hamburger d'oca allevata a latte e miele. Goduria! Immancabili Max e Barbara de La Folperia, che trovate sempre in centro a Padova in Piazza della Frutta dalle 17 in poi, tranne la domenica sera. Già ve ne ho parlato tante volte, ma mi sento in dovere di invitarvi ad andarli a trovare oltre che per il mitico folpetto anche per le masenete, che in questo periodo sono il piatto più saporito (se amate l'aglio) e tradizionalmente veneto da consumare. Su Instagram avevo pure messo il tutorial per mangiare le masenete (= granchietti), non me ne vogliano i vegani! Presenti anche il ristorante La Pila Vecia (da Isola della Scala, VR) con il loro risotto al radicchio rosso mantecato al Monteveronese, Le Tre Golosità (da Caldogno, VI) con il baccalà mantecato su polenta alla griglia, e Mami Gelato al Volo (Sotto Salone, PD) con gelati naturali e artigianali. Ragazzi, tuttotuttotutto nella mia pancia non ci stava. Però mi sono ben guardata intorno e posso dire che ogni piatto che mi passava sotto al naso era meravigliosamente invitante! All'interno di Villa Contarini numerosissimi gli espositori di specialità gastronomiche, cosine di nicchia per amanti del buon cibo autentico come me. Ho deciso di acquistare del formaggio di pecora stagionato 15 mesi immerso in una erba segreta (una bomba, il formaggio si chiama Ipogeo!) da Le Affinità Gustative (Mondaviò, PU), un delicatissimo pesto di zucchine e capperi di Sicilia dall'azienda agricola biodiversa Nonno Andrea (Villorba, TV), una confezione di profumatissimi Ricciarelli Senesi dallo stand della Pasticceria Mariuccia (Montalcino, SI). Mi sono emozionata assaggiando il pesto alla genovese di Sommariva (Albenga, SV), che vende anche online pesti, salse e meraviglie condite con il più delicato e profumato olio ligure. Ho dimenticato (ahimè) di tornare indietro e acquistare un sacchettino di lenticchie o di farina di grano saraceno da Il Saraceno (Sondrio). Ho assaggiato almeno cinque tipi di sfoglie diverse da il Pane delle Streghe (Riese Pio X, TV), tra cui quella alle ortiche, alla curcuma e pure al cavolo nero - quest'ultima era la mia preferita. Immancabile il passaggio dai Trentini della Trota Oro col loro salmerino affumicato, che da brava montanara apprezzo moltissimo ogni anno. Speciale il panettone al lievito madre di Infermentum (Stallavena, VR). Una nuvola dolce. Ho provato specialità storiche mai sentite prima e parlato con i produttori facendomi entusiasmare dai loro racconti e dalla passione con cui mi hanno spiegato i procedimenti e le loro storie. Non è mai facile farsi raccontare qualcosa da chi produce in prima persona, in eventi del genere, vuoi per la fretta o per la folla, ma sono stata fortunata a incontrare persone disponibili e appassionate. La cosa pazzesca è che non mi sento di aver perso nessuna possibilità di acquisto perché basta andare a Padova, in enoteca, e procedere per la felicità. O per i regali di Natale! Non lo so, sarà che Villa Contarini è casa mia da quando son piccina, sarà che vederla così viva e carica di energie positive e storie provenienti da tutta Italia e anche dall'estero mi dà quel qualcosa in più, ma In Villa Veritas per me resta davvero un momento unico. Scalpitavo affinché arrivasse presto e non ha deluso nessuna aspettativa. Ricomincia il countdown per l'evento 2020 allora! Spero di avervi trasmesso un po' dell'entusiasmo che ha accompagnato me e Dani, fotografo paziente e impareggiabile istruttore di consumazione masenete, durante questa giornata di curiosità e qualità. Grazie ancora al team La Mia Cantina perché senza di loro l'evento non sarebbe così perfetto com'è. See you fra due anni, In Villa Veritas! Grazie di tutto, ancora!
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