LONDRA E' CIBO!Londra è cibo. Ogni strada è invasa da profumi di cibo a ogni ora. Dalle finestre socchiuse delle case, dai ristoranti, dai camioncini di street food, tutto ha un profumo delizioso. Nel 2012 non avevo notato nulla di tutto ciò, impegnata con il Big Ben, il Tamigi e tutta quell'aria inglese che mi aveva inebriata di sorpresa. Questa volta, al mio secondo viaggio nella capitale inglese, ho vissuto la città in maniera diversa. Focus? Il cibo, ovviamente. Quello fuori dalle liste più famose che si possono trovare online. E Londra non mi ha deluso, come d'altronde non l'aveva fatto la prima volta! Sin da bambina ho sempre amato molto l'inglese. Ma non come lo impara chi deve, per necessità scolastiche, l'ho sempre amato con una curiosità diversa. Le parole hanno sempre avuto una 'pesantezza' diversa per me, con evidente animo da linguista e spirito analitico per tutte le vicinanze di consonanti, la pronuncia, ah! la pronuncia!, e poi i significati, la bellezza. (Scusate, divago!) Va da sé che l'Inghilterra, con il suo British English, mi ha sempre affascinato molto. La prima volta a Londra è stato amore. E soddisfazione. Questa volta sono partita meno turista e più consapevole. Sono tornata e sono partita dallo stesso quartiere che mi aveva accolta anni fa: Chiswick. Ho trovato un alloggio nella stessa via del 2012, che potrebbe benissimo diventare la via della mia futura seconda casa per quel che mi riguarda, e ho deciso di stare da Michelle, in casa sua e della sua famiglia. Sono partita con i profumi della sua cucina e mi sono tuffata con gli occhi aperti. Ci sono dei posticini che vorrei consigliarvi, ma faccio un'ultima premessa. Non fate come quelli che vanno a cercare cibo italiano in Paesi esteri. A meno che non vogliate fare serata light (ma per quella c'è anche il vegano, se proprio!) provate tutto quello che vi ispira, tutto, dividete i pranzi in due tranches per provare più posti e poi camminate... il cibo che incrocerete non sarà così leggero forse, ma ci vorrà poco con un po' di moto! Ci trovavamo nei pressi del National History Museum, zona South Kensington, ed è sorta la necessità di procacciare cibo per la full immersion della mattinata. In un angolino delizioso di una piazza molto caruccia c'è GAIL'S, piccino, lo spazio d'un bancone zeppo di prodotti da forno freschissimi, tavolini fuori, ragazze sorridenti dentro ed una vetrina da cuoricini. Ops, scusate: muffins enormi. Ho provato una girella all'uvetta molto buona, mentre Dani ha optato per uno scone salato niente male. Promossissimo! In quei giorni tra l'altro ho fatto veramente incetta di scones. Michelle, perfetta padrona di casa, ce li faceva trovare caldi, appena sfornati e pronti per burro e marmellata. Devo ricordarle di passarmi la ricetta! Un altro dolce very remarkable che ho provato a London City in realtà l'ho scovato nel quartiere meno londinese di tutti: China Town. A ora di pranzo ci siamo imbattuti nella Bun House, che fa prettamente solo bun cinesi. What am I talking about? I bun sono panini rotondi abbastanza piccolini, fatti con farina di riso e cotti al vapore. Con ripieno. Si entra, ci si preme nello spazietto stretto davanti al bancone con un mega display di cestelli di bambù e bun, si sceglie, si paga, si trova un tavolino (upstairs hanno più spazio). La parte divertente arriva al momento della consumazione. Indicativamente si scelgono almeno 2 bun a testa, diversi per gusto (ne hanno tipo una dozzina di disponibili) ma o sai il cinese o vai a caso. Anche perché te li mettono in mini cestelli di bambù scuro, ma dentro ognuno ce ne stanno due. Io ne avevo scelti uno dolce ed uno salato. E il cinese non lo so. Ovviamente sono partita con quello alla crema dolce con latte di cocco! Un pranzo al contrario insomma. Ordinate: quelli all'anatra. Super super! Restando sul filone Cina dovete annotarvi assolutamente Ugly Dumpling, sempre in zona Soho. Un posticino sui toni dell'azzurro e del pastello, con piglio moderno e pochi posti a sedere (anche downstairs), menù molto ristretto ma... ve l'ho mai detto che io AMO i menu ristretti? Era la seconda parte del nostro pranzo di quel giorno particolarmente cinese. Dani ha preso il misto di ravioli di carne, io solo un tipo: i pork belly. I ravioli cinesi al maiale sono il tipico piatto classico, se è divino quello ci si può mettere la mano sul fuoco per tutto il resto. Ebbene, così è stato! Tra l'altro ci hanno servito una Ginger beer meravigliosamente buona come accompagnamento. Ci tornerei subito! Ordinate: aromatic duck, pork belly, e se avete voglia di fare i multiculturali senza giudizi pure gli apple&cinnamon. Se dovete considerare posti per la cena puntate ad alcune catene che si stanno espandendo in questo periodo, come Honest Burgers. Il pane è molto buono e i burgers dagli ingredienti di prima qualità. Le patatine al rosmarino con buccia sono droga praticamente. Curiosità: lo sapevate che "rocket" e "arugula" significano entrambi rucola? Io ho scoperto "rocket" proprio all'Honest Burgers di Chiswick! [Rieccola la linguista!] Qualora sentiste il bisogno di bilanciare tutto quel mood british con qualche influenza francese da anni Londra è popolata da Côte, brasserie francese che ha vari punti in tutta la città ed una cucina buona. Nel 2012 mi aveva fatto innamorare dell'insalata che poi, modificata, vi ho riportato QUI. Quest'anno avevo voglia di leggerezza e ne ho scelta un'altra, ma i piatti cambiano in base alla stagionalità. Vi dico solo: se trovate in menu il formaggio di capra della Loira alla piastra non lasciatevelo sfuggire! Lo so, lo so, ora starete pensando che il vero turista punta spesso ai sandwich ed ai panini. Ed io no. Falso :) In momenti di zero sbattimento la soluzione più semplice per me resta sempre e solo Pret-a-manger, che per carità non farà un caffé eccezionale (ma il caffé io non lo bevo, piuttosto scegliete il Peppermint tea, sempre buono) ma i panini sono semplici, buoni davvero e freschi. Mi è rimasto in testa quello che ho scelto, tanto che ho scritto nelle note dello smartphone gli ingredienti per replicarlo a casa. Tapenade di olive nere (taggiasche), pomodori marinati, pinoli tostati, avocado, rocket (eccola che torna!), basilico. I loved it! Infine, vi segnalo il nome di un pub provato a Chiswick pieno zeppo di veri Londoners, perché per il mio stay ho scelto espressamente un quartiere londinese al 100%. Si chiama ROEBUCK ed è un vero gastropub, con tanto di cortile intero bellissimo per le sere tiepide. Ordinate: le polpette di anatra. E pure il pasticcio di patate e merluzzo. Uh, segnatevi anche questo: Borough Market. Per il cibo. All day long. Ci sono passata sventuratamente con la panza piena ma avrei comprato TUTTO. Street food da tutto il mondo. All day long. Capito? Andateci, è un imperativo! Che altro ho provato di very British? Un pork pie a Cambridge (prima foto!), dove abbiamo fatto tappa la domenica per incontrare la mia Bionda preferita (se non avete ancora letto di lei leggete qui!). Sarebbe stato anche buono... se fosse stato almeno tiepido! Un vero peccato! Detto questo, penso di aver sforato alla grande i miei piani di contenimento per questo post. Ve lo scrivo alla fine, perché altrimenti all'inizio ci sarebbero state davvero troppe premesse. Questa volta niente foto tendenti al perfetto, niente reflex. Sono quelle catturate con lo smartphone perché i momenti volavano via veloci (e pure il cibo dal piatto!) e la reflex l'abbiamo tenuta per qualche foto più intelligente. Lascio a voi l'ultima risata, perché l'ultima foto è una delle 10 che abbiamo fatto con la Canon! Se avete qualche nome da consigliarmi per il mio prossimo trip to London oppure se avete domande specifiche su quanto io ci sia rimasta male col pork pie ma sia stata così felice di provare tantissimi cibi diversi a Londra... prego, accomodatevi! Mi trovate su Instagram e Facebook, as always. Bye! I commenti sono chiusi.
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