Tante volte andare al ristorante per ritrovare un sapore che ci è particolarmente piaciuto non è necessario quando subentrano fantasia, complicità e una bella dose di voglia di divertirsi. Il chili tex-mex è quanto di più semplice ci sia per dare un twist speciale a un pranzo, una cena o un ritrovo serale tra amici. Vietato comprare le bustine pronte al super, vietato puntare alle lattine che decantano squisitezze... lo facciamo insieme da zero. Che poi Dani l'abbia apprezzato anche alle 9.30 am è un'altra storia - e denota quanto possa essere versatile in certi casi (non rispondo delle azioni del mio fidanzato)... ma vi racconto tutto qui sotto!
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(Le foto... embhé, alle nove di sera vi pare che mi metto a cercare la luce giusta e lo styling fico? C'avevo fame!) Non è nuova la storia della dieta in casa mia, per la quale oramai sono pappa e ciccia con tutte le variazioni in campo verdure e cereali (ma non pasta normale perchè no, quella bisogna limitarla!). Ha fatto la sua comparsa in cucina anche Miss Moulin, dove Miss è inglese e Moulin è francese. Mi piace: fa tutto da sola e il risultato è delizioso, soprattutto se tostato al mattino e spalmato di miele (perché la mia unica variante ora è pane integrale alla segale ai semi vari). Pure i ballerini si cibano di pane integrale: toglie la fame per molto più tempo del comune pane bianco. Tornando a noi, la dieta che per via di uno dovremmo seguire tutti è praticamente quella vegana con pochi sgarri. Il mio principio di anemia protesta, difatti non intendo proprio votarmi al veganesimo (e pure quelli della mia famiglia, che sia chiaro), ma la quantità di carne/latticini/uova si è ridotta di molto. Molto molto. Però, per un carnivoro, mangiare sempre verdura (nonostante in casa mia sia venerata) diventa una vera palla. E scusate il francesismo, ma chi ha mille impegni, sta pochissimo tempo in casa o ai fornelli e deve tenersi in forze scattanti all day long può capirmi/ci. Ecco quindi che si cercano alternative, e pace a loro se contengono un qualcosina che non va bene, qualche sgarro è consentito (e consigliato - parla sempre la mia anemia). Ho incrociato quindi questa ricetta qualche tempo fa, ed il merito è di Araba Felice. Ieri sera ho voluto provarla e.. tzé, chi la molla più?! Non possiamo comprare cose con tante schifezze. Dobbiamo limitare praticamente tutto. I sofficini diventano perfetti per imbottirli in base alle proprie esigenze. E sono di una facilità unica, I swear. Tanto che la pasta, al momento della lavorazione, è praticamente pongo. Lo dite voi ai vostri bambini? :) La cosa pazzesca è che li potete fare in quantità industriale e congelare. E poi cuocere in forno (fritto? What is fritto?! > nuova regola di casa Growling). Niente padelle sporche, zero dispendio di olio, zero puzza in the kitchen. Tra l'altro ieri sera mentre li facevo avevo un'ospite in cucina, intollerante al lattosio. Sempre lei, Ilaria, che a volte mi chiedo come faccia a sopravvivere dato che TUTTO ha lattosio, pure il prosciutto cotto. Ma, ah! Qui di lattosio non c'è traccia! Almeno per quanto riguarda l'impasto, poi ovviamente il ripieno cambia. E a proposito di ripieno: i miei sofficini avevano due varianti.. PORCINI, SCAMORZA FRESCA, SPECK A CUBETTI / ZUCCHINE SPADELLATE CON CIPOLLA DI TROPEA E SCAMORZA AFFUMICATA. Insomma, fatto sta che la morte loro sarebbe un ripieno come v'aggada & besciamella. Ma di besciamella adatta (ovvero cremosissima, non liquida) c'è quella comprata. Che di schifezze ne ha eccome dentro. Quindi sta a voi: usatela se volete un ripieno debordante, o ripiegate su formaggio, oppure su una besciamella vegana (questa è quella di Martina). Il risultato sarà comunque buonissimo (garantisco io!). Dopo tutta questa premessa in cui spero di aver snocciolato info utili ecco la ricetta, finalmente! La mia è con farina integrale (you know why), e quasi quasi giuro che non userò mai farina bianca per intero in questa preparazione. Ultima annotazione: il liquido può essere acqua o latte, scegliete voi. Io: acqua! Umpf, ancora un'altra: un pizzico di burro ce l'ho messo, ma la prossima volta provo l'alternativa giusta: 2 cucchiai d'olio (ila, take notes!). Ultimissima, promesso: usate farciture abbastanza asciutte (che poi fonderanno) o molto ben scolate: vietata la passata di pomodoro, sì ai pelati a tocchetti, super sgocciolati. E così via. Intesi? Ho finito. Salute, vieni a me! INGREDIENTI (la mia tazza teneva 400 ml, e mi son venuti 22 sofficini di 10/12 cm di diametro) 1 tazza di acqua (o latte) 1 tazza di farina (per me: due cucchiai di farina bianca, per il resto integrale) 1 cucchiaio di burro solido (oppure 2 cucchiai di olio!) 2 pizzichi di sale altra farina qb per impastare 2 albumi pangrattato RIPIENO 1. porcini sott'olio, 1 scatoletta ben scolata & scamorza fresca a cubetti speck a dadini sottili 2. 1 zucchina a cubetti saltata con: cipolla di tropea olio extravergine d'oliva & messa sui cerchi di sfoglia con: scamorza affumicata a cubetti PROCEDIMENTO In un pentolino antiaderente(se possibile) dai bordi alti portate a bollore l'acqua con il burro ed il sale. Quando bolle schiaffateci dentro una tazza di farina e mescolate vigorosamente con un mestolo di legno, sempre col fuoco medio-basso. Quando il composto avrà assorbito la farina e si staccherà dalle pareti e dal fondo spegnete e versatelo su un foglio di carta forno leggermente infarinato. Metteteci sopra, a cupola rialzata da un lato (di poco, tipo con il manico di un coltello) una ciotola di vetro. Lasciate intiepidire mezz'oretta o anche meno. Lavorate con poca farina aggiuntiva per ottenere una palla liscia, avvolgete in pellicola e lasciate raffreddare del tutto ma NON IN FRIGO. Quando sarà ora stendete col mattarello in uno spessore abbastanza fino, ricavateci dei cerchi, farcite al centro, chiudete a mezzaluna premendo sui bordi (partendo dal centro) e sigillate con i rebbi di una forchetta infarinata. Spennellate d'albume sbattuto fronte-retro, passate nel pangrattato. Su una teglia da forno ricoperta di carta forno metteteli in ordine sparso, irrorateli con un goccio d'olio e infornate a 190°C (ventilato se possibile, altrimenti fa lo stesso) per 20 minuti. Si doreranno benissimo. CONSERVAZIONE: per farvi la scorta furba metteteli su di un vassoio appena avete finito di rigirarli nel pangrattato. Il freddo del freezer li farà diventare solidi e dopo mezza giornata potrete toglierli dal vassoio, metterli in un sacchetto e conservarli in freezer guadagnando in spazio. Per la cottura allungate i tempi di 5 minuti. Oggi è stata una giornata tipicamente autunnale, qui nel Nord-Est. Pioggia, vento, temperature abbassate e ombrelli aperti. Ho sentito il profumo della stagione che verrà, e che quando ero piccina a quest’ora era già alle porte (e sui golfini). Ora è tutto slittato più in là: il caldo, le colture, le foglie che cadono danzando in una magia di arancione e color castagna. Si rientra dalle ferie, si riprende la solita routine con l’estate ancora alta ma invivibile dal punto di vista vacanziero – causa lavoro. Si torna a puntare la sveglia al solito orario e ci si organizzano le settimane perché a Settembre inizia di nuovo quello che si era interrotto a fine maggio: la palestra. Dobbiamo recuperare la forma che avevamo guadagnato per la prova costume (non io), andata poi a scatafascio a suon di cenette estive, grigliate all’aperto, abbuffate nelle malghe e spaghettate di crostacei con il mare dietro la schiena (sì, io!). Il rientro si prospetta triste, sì.
A stecchetto, dice il calendario del colpevole. Con i burgers americani, dico io. Perché viziarsi si può, si deve, e per una sera si può fare. Quello che vi propongo è un duo incredibbbile. Erano in programma da tanto, tanto tempo. Avevo raccolto ben 16 opzioni di burgers tra cui scegliere per questa serata tra me e lui, da fare rigorosamente in vacanza. Perché il mangiare fino al non muoversi dalla sedia si poteva fare solo in ferie. NB. Per non muoversi intendo il non avere neanche la forza per il tragitto sedia-divano. Avevo trovato la ricetta perfetta per il pane. Avevo TUTTO. E la BURGERS’ NIGHT è arrivata. La foto che vedete è stata scattata in assoluta velocità, tra il componimento delle torrette e il passaggio obbligatorio in forno prima dell’ingresso nell’altro forno (le nostre fauci), quindi ovviamente lo sfondo non è puccioso, non è preparato, non è assolutamente lo sfondo delle regine dei blog. Abbiate pietà… sapete com’è, una cosa buona la si prepara e la si mangia! ;) Gli abbinamenti per i gusti dei burgers sono stati cercati tra vari gusti provati in locali dedicati e idee personali. La ricetta dei burger buns arriva da Laurel, le cui ricette sono sempre meravigliosamente americane e perfette! PER I BURGER BUNS (ricetta di Laurel Evans) Prossimamente scriverò un post a riguardo! I Burgers: n. 1, o come ti gourmetizzo il solito paninone BURGER AL MANZO, COMPOSTA DI CIPOLLE, ASIAGO, SPINACINI, POMODORI GRIGLIATI & SCRAMBLED EGGS (per 1 burger) 200 gr hamburger di sorana (macinato) e prezzemolo qb 3 fette sottili di Asiago dop 1 manciata di spinacini freschi 4 fettine di pomodori grigliati per la composta di cipolle 1 cipolla di Tropea 3 cucchiaini di zucchero di canna 1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva ½ bicchiere di vino bianco secco 1 cucchiaino raso di sale COME FARE: affettare finemente le cipolle, farle appassire nell’olio per qualche minuto. Aggiungere zucchero, sale. Dopo 7 minuti di coperchio sfumare col vino bianco e lasciar evaporare aperto. Finire di cuocere per altri 5-10 minuti a coperchio chiuso. per le scrambled eggs (UK recipe) 1 uovo sale pepe 2 cucchiaini d’olio extravergine d’oliva COME FARE: ve lo dice anche Gordon Ramsey qui. Scaldare l’olio, sbattere l’uovo con sale e pepe e versarlo sulla padella antiaderente. Aspettare un minuto col fuoco medio. Azionare il mestolo di legno. Mescolare per qualche secondo, poi togliere dal fuoco. Mescolare bene. Rimettere sul fuoco qualche secondo per far rapprendere. Continuare così fino ad ottenere delle uova morbide, lucide e non troppo cotte. n. 2, o come il mondo attorno a te sarà tutto unicorni, farfalle e paradisi in cui stagnare in trance BURGER MISTO MANZO&SUINO, STRACCIATELLA DI BUFALA, MARMELLATA DI POMODORINI, BASILICO, SFOGLIA DI MELANZANA FRITTA & KETCHUP (per 1 burger) 200 gr hamburger di sorana (macinato) misto a macinato di suino e prezzemolo qb 1 cucchiaio di stracciatella di bufala 4 foglie di basilico lavate ed asciugate 1 cucchiaio di ketchup per la sfoglia di melanzana fritta 1 fetta di melanzana violetta 1 uovo sbattuto farina per fritture qb olio per friggere qb sale grosso 1 manciata COME FARE: tagliare una fetta di melanzana e metterla sotto sale grosso per 15 minuti. Lavare ed asciugare con carta assorbente. Passare nell’uovo sbattuto e poi nella farina apposita per fritture. Friggere in poco olio su entrambi i lati. Scolare, asciugare l’olio in eccesso e salare. per la marmellata di pomodorini 10 pomodorini datterini 1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva 1 pizzico di sale 1 pizzico di zucchero semolato COME FARE: tagliare i pomodorini e farli cuocere per mezz’ora nell’olio, il sale e lo zucchero, con coperchio. Mescolare di tanto in tanto, il fuoco dev’essere bassissimo. Io ho scelto di non aggiungere 1 cucchiaino di mela grattugiata né due dita d’acqua. IN SINTESI: assemblare i burgers, portare pazienza un attimo ed infornarli in forno già caldo a 180°C per 2 minuti esatti. Estrarre senza scottarsi per la bramosia, piazzarsi davanti al piatto ed addentare. Un contorno di patatine fritte è la morte sua. Ma anche le melanzane fritte avanzate dal burger n.2 vanno davvero benissimo. Oserei dire anche meglio! |
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