Ottobre è cominciato e se devo dirvi la verità non ho ancora avuto il tempo di rendermi conto che Settembre è cominciato e bello che finito. Come vi ho raccontato su Instagram (@thegrowlingpatry) dire che le mie settimane sono state frenetiche è dire poco. Si spera in un Ottobre ricco di colori caldi, di bellissime esperienze e di un po' meno di frenesia... anche perché sennò arrivo a Natale sui gomiti! Detto questo, non posso che confessarvi che Ottobre è un mese di nuovi inizi. Qualcosa bolle in pentola ed i segnali sono un po' ovunque, tenetevi pronti e scoprirete di che parlo. Ottobre è il mese della zucca. E non solo perché c'è Halloween in vista, ma perché la zucca è proprio il simbolo del freddo... grazie al suo colore caldo. Riprende la cromia delle foglie, lo spessore della lana che già aspetta sulle grucce nell'armadio, la dolcezza delle tisane serali dopo giornate con meno luce ma più desiderio di casa e di coziness. Per me coincide con il periodo dell'anno in cui Brioche (e quest'anno anche Crema) sale in casa e si accoccola vicino a me mentre faccio la scribacchina al pc perché il tappetino fuori è (ovviamente) meno morbido del divano. Ad Ottobre possiamo usare il forno senza pensieri. E possiamo farci la pizza in casa. Poteva mancare la zucca in questa mia prima ricetta autunnale? Certo che no! Questa ricetta viene dritta dal mio accostamento ideale di ingredienti autunnali. Un mix&match che mi piace molto perché dopotutto risulta un po' dolce, come piace a me. Conoscevo il Gruyère da un po' e preferirlo ad Asiago o mozzarella è stato semplice. La pancetta è trentina, il rosmarino del mio orto. La zucca è bellezza e dolcezza. Ho scelto di fare una base grezza e di NON usare il pomodoro. Ultimamente amo le pizze bianche ed il mio ultimo viaggio a Roma mi ha fatto capire che la pizza rossa non è così classica come ci vogliono far credere. Forse penserete che la pasta della pizza sia un affare complicato, ma in realtà per farla vi bastano quindici minuti, nonché 12 ore di lievitazione in cui non dovrete fare proprio un bel niente. :) Vi racconto come fare, intanto voi preparate le zucche, perché Ottobre è arrivato! Questa ricetta è stata pensata per il blog di Ilaria, Lipstick For Breakfast. As always la ringrazio per l'ospitalità adorabile, e con il consueto entusiasmo vi invito a sbirciare il suo blog super classy :D Grazie cara! INGREDIENTI per 1 o 2 pizze sottili 4 gr di lievito secco in granuli 1 cucchiaino di miele fluido 125 gr farina 2 macinata a pietra o comunque semintegrale 125 gr farina Manitoba 140 ml di acqua tiepida a 30°C 2 cucchiaini d'olio 1 cucchiaino scarso di sale 1/4 di zucca (piccola) 100 gr di pancetta trentina 150 gr di Gruyère (io l'ho reperito al Despar) 1 rametto di rosmarino PROCEDIMENTO In una ciotola di vetro stemperate il lievito con l'acqua tiepida fino a quando non si sarà sciolto. Aggiungete 1 cucchiaino di miele, mescolate. Aggiungete le farine poco per volta, impastate due minuti con le mani e unite il sale. Impastate per altri 8 minuti, formate una palla e lasciatela a riposare dentro alla ciotola coperta con un canovaccio al riparo da correnti d'aria. Dovrà restare così per 12 ore. Trucchetto: la pasta lievita meglio se la ciotola posa sul legno. Sbucciate la zucca e tagliatela a fettine sottili ma non troppo. Cuocetele in forno su una placca con un goccio d'olio: 200°C, ventilato, per 14 minuti. Infornate anche la pancetta per due minuti per renderla croccante. Oliate pochissimo una teglia da pizza e stendetevi la pasta. Infornate per 5 minuti a 220°C. Toglietela dal forno, grattugiatevi uno strato di Gruyère ed adagiatevi sopra la zucca, il rosmarino. Infornate per altri 6 minuti. Estraete ancora e unite la pancetta. Ultimate la cottura (2 minuti) circa. Servite. Se preferite, irrorate di aceto balsamico molto denso.
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Troppa luce, mi direte, in questa foto. C'avreste anche ragione, lo sguardo clinico del fotografo la boccerebbe in pieno. In realtà è stata una scelta: i miei occhi vedevano così e non ho voluto mettere mano usando programmi di fotoritocco. Perché per me un pic-nic nel verde è soprattutto luce e buon cibo. Qui li abbiamo entrambi, quindi passatemi la troppa luce dai. Ma partiamo da altro, questo è un blog di cucina e non ancora di fotografia professionale. I bagels aspettavano da anni nella lista delle ricette da fare, e finalmente la primavera è arrivata per provarli. Per i miei genitori, che li hanno visti per la prima volta appena sfornati, erano semplicemente dei paninetti. Poi li hanno mangiati ed hanno cambiato idea. Anche per Daniele ha funzionato più o meno così. Ne ha azzannato uno (ripieno di tonno, philadelphia, pomodorini e insalata) e poi ha detto "Mmmm, il pane". Sì perché l'ho capito anche io: i bagels devono tutto al pane. Ovviamente il ripieno fa il suo, certo, ma è il gusto del pane che cambia le cose. Spoiler: chi è che invece non ha potuto assaggiarli? Una a caso...... Passiamo al lato pratico: conosco moltissime donne che al vedere la ricetta di un pane da fare appositamente per un pic-nic corrono al supermercato a prenotare le pagnottine già pronte da ritirare. Il pane, lo so, non è sempre facile da fare. Questo però lo è, e mi ha molto sorpresa. I bagels, come ci dice la storia, sono di origine ebraica: nacquero in Europa (dicono) intorno al 1600, e finirono con il diventare una specialità americana per via delle migrazioni, che li portarono fin lì. Ora in America vanno di gran moda: ci sono negozi che fanno esclusivamente bagels. Per restare un po' sul locale vi consiglio quelli di The Coffee Box, a Padova in via Altinate. Che io sappia poi c'è California Bakery, a Milano e dintorni, che ne espone ogni giorno molti tipi in vetrina. Quello a cui punto io, tuttavia, è l'autoproduzione. Avrei tante motivazioni per promuoverla, ma vorrei sottolineare il bello del portare cibo ad un pic-nic e sapere di averlo fatto da zero. Se poi il risultato sono dei bagels che generalmente non trovate in giro allora direi che siete pronti per provarci. E per dare un twist particolarmente chic al vostro pic-nic. Per fare i bagels vi servono 2 ore. Poi ne avrete il quadruplo in soddisfazione! Ricetta tratta da aniceecannella.blogspot.it INGREDIENTI 100 gr farina manitoba 300 gr farina 0 o 1 225 ml latte bollente 50 gr burro 25 gr zucchero 15 gr lievito di birra fresco 3 gr sale (ovvero mezzo cucchiaino) 1 tuorlo 1 albume 2 cucchiai di latte semini di sesamo e papavero qb RIPIENO DEI BAGELS ALLA FINE DEL PROCEDIMENTO PROCEDIMENTO Mettete sul fuoco un pentolino con il latte. Portatelo quasi a bollore, spegnete, unitevi lo zucchero ed il burro a pezzettoni. Mescolate e lasciate riposare, dovrà intiepidirsi. Quando il liquido sarà tiepidino versatelo nell'impastatrice o in una ciotola(io ho usato la macchina del pane stavolta...) aggiungeteci il lievito e mescolate. Unite anche l'albume, le farine. Per ultimo il sale, quando il composto sarà già lavorabile con le mani. Impastate per 15 minuti, sarà tutto un po' molliccio, lo so. A questo punto coprite la ciotola con una pellicola e riponetela nel forno spento per 1 ora. Passato quel tempo dividete l'impasto, con le mani infarinate, in 12 palline (io ho pesato il totale e poi ho diviso per 12, pesando infine ogni pallina). Con il dito indice infarinato formate un buco centrale in ogni pallina, ora alzatela dal piano e fatela roteare sul vostro indice per allargarlo. Risultato: Ora lasciate lievitare per 10 minuti coperte da un canovaccio pulito. Fase 2: bollire i bagels. Portare a bollore una pentola piena d'acqua, il bollore dovrà essere quello delle bollicine in fondo alla pentola. Tuffatevi i bagels in varie tranches, facendoli bollire 10 secondi per lato, rigirandoli con una schiumarola. Scolateli e trasferiteli sul canovaccio di prima. Riposizionateli sulla placca del forno rivestita. Spennellateli con tuorlo sbattuto col latte, spolverateli di semini (di papavero e di sesamo). Per avere bagels ancora più dorati date due passate di tuorlo, aspettando 10 min l'una dall'altra. Infornate i bagels, un po' distanziati l'uno dall'altro, per 20 min a 200°C. Abbassate a 180°C se vedete che si dorano troppo subito. Togliete dal forno e posateli subito su una gratella. Copriteli con un canovaccio pulito (non quello bagnato di prima). E' il momento di farcirli! Tagliateli a metà quando saranno freddi, se ne avanzate metteteli subito in congelatore. Si conservano per un mese. Per i miei bagels ho usato tutte cose che avevo in casa: - opzione uno: prosciutto cotto alla brace, scagliette di formaggio stravecchio e santoreggia (erba officinale che ho comprato alla Fiera dei Fiori di Noale -VE- come vi avevo aggiornati su IG); - opzione due: tonno, insalata, pomodorini (con aggiunta di philadelphia nel bagel di Daniele); - opzione tre: gli avanzi del frigo, that is to say polpette di trota, patate lesse tagliate a fettine(potevano essere insaporite in olio e rosmarino volendo) e uova di lompo rosse. Oggi è stata una giornata tipicamente autunnale, qui nel Nord-Est. Pioggia, vento, temperature abbassate e ombrelli aperti. Ho sentito il profumo della stagione che verrà, e che quando ero piccina a quest’ora era già alle porte (e sui golfini). Ora è tutto slittato più in là: il caldo, le colture, le foglie che cadono danzando in una magia di arancione e color castagna. Si rientra dalle ferie, si riprende la solita routine con l’estate ancora alta ma invivibile dal punto di vista vacanziero – causa lavoro. Si torna a puntare la sveglia al solito orario e ci si organizzano le settimane perché a Settembre inizia di nuovo quello che si era interrotto a fine maggio: la palestra. Dobbiamo recuperare la forma che avevamo guadagnato per la prova costume (non io), andata poi a scatafascio a suon di cenette estive, grigliate all’aperto, abbuffate nelle malghe e spaghettate di crostacei con il mare dietro la schiena (sì, io!). Il rientro si prospetta triste, sì.
A stecchetto, dice il calendario del colpevole. Con i burgers americani, dico io. Perché viziarsi si può, si deve, e per una sera si può fare. Quello che vi propongo è un duo incredibbbile. Erano in programma da tanto, tanto tempo. Avevo raccolto ben 16 opzioni di burgers tra cui scegliere per questa serata tra me e lui, da fare rigorosamente in vacanza. Perché il mangiare fino al non muoversi dalla sedia si poteva fare solo in ferie. NB. Per non muoversi intendo il non avere neanche la forza per il tragitto sedia-divano. Avevo trovato la ricetta perfetta per il pane. Avevo TUTTO. E la BURGERS’ NIGHT è arrivata. La foto che vedete è stata scattata in assoluta velocità, tra il componimento delle torrette e il passaggio obbligatorio in forno prima dell’ingresso nell’altro forno (le nostre fauci), quindi ovviamente lo sfondo non è puccioso, non è preparato, non è assolutamente lo sfondo delle regine dei blog. Abbiate pietà… sapete com’è, una cosa buona la si prepara e la si mangia! ;) Gli abbinamenti per i gusti dei burgers sono stati cercati tra vari gusti provati in locali dedicati e idee personali. La ricetta dei burger buns arriva da Laurel, le cui ricette sono sempre meravigliosamente americane e perfette! PER I BURGER BUNS (ricetta di Laurel Evans) Prossimamente scriverò un post a riguardo! I Burgers: n. 1, o come ti gourmetizzo il solito paninone BURGER AL MANZO, COMPOSTA DI CIPOLLE, ASIAGO, SPINACINI, POMODORI GRIGLIATI & SCRAMBLED EGGS (per 1 burger) 200 gr hamburger di sorana (macinato) e prezzemolo qb 3 fette sottili di Asiago dop 1 manciata di spinacini freschi 4 fettine di pomodori grigliati per la composta di cipolle 1 cipolla di Tropea 3 cucchiaini di zucchero di canna 1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva ½ bicchiere di vino bianco secco 1 cucchiaino raso di sale COME FARE: affettare finemente le cipolle, farle appassire nell’olio per qualche minuto. Aggiungere zucchero, sale. Dopo 7 minuti di coperchio sfumare col vino bianco e lasciar evaporare aperto. Finire di cuocere per altri 5-10 minuti a coperchio chiuso. per le scrambled eggs (UK recipe) 1 uovo sale pepe 2 cucchiaini d’olio extravergine d’oliva COME FARE: ve lo dice anche Gordon Ramsey qui. Scaldare l’olio, sbattere l’uovo con sale e pepe e versarlo sulla padella antiaderente. Aspettare un minuto col fuoco medio. Azionare il mestolo di legno. Mescolare per qualche secondo, poi togliere dal fuoco. Mescolare bene. Rimettere sul fuoco qualche secondo per far rapprendere. Continuare così fino ad ottenere delle uova morbide, lucide e non troppo cotte. n. 2, o come il mondo attorno a te sarà tutto unicorni, farfalle e paradisi in cui stagnare in trance BURGER MISTO MANZO&SUINO, STRACCIATELLA DI BUFALA, MARMELLATA DI POMODORINI, BASILICO, SFOGLIA DI MELANZANA FRITTA & KETCHUP (per 1 burger) 200 gr hamburger di sorana (macinato) misto a macinato di suino e prezzemolo qb 1 cucchiaio di stracciatella di bufala 4 foglie di basilico lavate ed asciugate 1 cucchiaio di ketchup per la sfoglia di melanzana fritta 1 fetta di melanzana violetta 1 uovo sbattuto farina per fritture qb olio per friggere qb sale grosso 1 manciata COME FARE: tagliare una fetta di melanzana e metterla sotto sale grosso per 15 minuti. Lavare ed asciugare con carta assorbente. Passare nell’uovo sbattuto e poi nella farina apposita per fritture. Friggere in poco olio su entrambi i lati. Scolare, asciugare l’olio in eccesso e salare. per la marmellata di pomodorini 10 pomodorini datterini 1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva 1 pizzico di sale 1 pizzico di zucchero semolato COME FARE: tagliare i pomodorini e farli cuocere per mezz’ora nell’olio, il sale e lo zucchero, con coperchio. Mescolare di tanto in tanto, il fuoco dev’essere bassissimo. Io ho scelto di non aggiungere 1 cucchiaino di mela grattugiata né due dita d’acqua. IN SINTESI: assemblare i burgers, portare pazienza un attimo ed infornarli in forno già caldo a 180°C per 2 minuti esatti. Estrarre senza scottarsi per la bramosia, piazzarsi davanti al piatto ed addentare. Un contorno di patatine fritte è la morte sua. Ma anche le melanzane fritte avanzate dal burger n.2 vanno davvero benissimo. Oserei dire anche meglio! L’altro giorno me ne stavo aggrappata, in precario equilibrio stile fenicottero, a un sostegno dell’autobus che ogni giorno mi porta alla stazione e chiacchieravo con Irene, una mia compagna di corso, di ricotta e cibi buoni. Le sue parole “Ah, io adoro i latticini!” mi hanno riportato alla mente le Baguettes ai Formaggi che avevo preparato per la prima volta ancora mesi fa, e che avevano lasciato un segno indelebile nella mia memoria golosa. Come non scrivervi, quindi, la ricetta? Adesso che il corso (se non sapete di cosa sto parlando fate un giro in Instagram e lo scoprirete) è in dirittura d’arrivo al gran finale (che vuol dire ESAMI – mica simpatica sta parola) ho meno tempo di scrivere, provare ricette e sollazzarmi nell’ “ommiodddiooochebbbuonooo” per intere giornate da invasata. Questo non vuol dire però che i miei pensieri non siano rivolti al qui presente spazietto, tutto mio, tutto vostro, tutto da arredare con parole e variopinti svolazzi. Ci vuole pazienza, ci vuole sempre… Ma in attesa del mio ritorno a pieno regime seguitemi negli altri social, dove in genere anticipo sempre qualche post in modo velato (Roma vi dice niente? :D). Back to the recipe, questo pane è perfetto sotto ogni punto di vista. E lo so che la lievitazione, l’impasto, l’attesa, la fatica, ma accidenti questo merita tutta la vostra pazienza(e ne serve poca, I swear) e il vostro amore. Se volete stupire gli amici nelle gite in giornata presentatevi con queste baguette farcite di -che ne so- fesa e rucola, crudo insalata pomodori e mozzarella, tapenade(=paté) di olive nere feta e pomodorini confit. Se volete farvi il pane in casa e mangiarlo per altri due giorni consecutivi scaldatele nel forno a rondelle. E se avete ospiti fateci dei bellissimi crostini alle erbette. Multiuso, multigusto, multigoduria. Fidatevi! E per concludere.. grazie ad Irene per avermi inconsciamente dato una mano a definire/creare questo post! Ricetta tratta da Sale&Pepe INGREDIENTI per 6 baguettes da panini per il primo impasto: 8 gr lievito di birra fresco 135 gr farina per l’impasto: 50 gr miele 15 gr lievito di birra fresco 60 gr olio extravergine 300 gr farina 1 cucchiaio di sale 50 gr grana 50 gr provola saporita 50 gr caciotta (o altro formaggio a pasta solida a piacere) PROCEDIMENTO Fase 1: il primo impasto. Mescolate il lievito aggiungendo pian piano 200 ml di acqua tiepida(ma non troppo calda altrimenti il lievito muore!) fino a quando non si sarà sciolto del tutto. Aggiungetevi la farina, mescolate, coprite con pellicola e lasciate riposare per 30 minuti in un luogo tiepido (=forno spento con dentro un pentolino di acqua bollente). Fase 2: l’impasto. Mescolate 150 ml di acqua tiepida con il lievito fresco ed il miele, dovrà sciogliersi tutto alla perfezione. Aggiungete l’olio, la farina, i formaggi grattugiati, il primo impasto e da ultimo il sale; ogni ingrediente va aggiunto e poi amalgamato bene nell’impasto prima di procedere con il prossimo in lista. Ottenete un impasto omogeneo, lavorandolo con le mani per 5 minuti (non meno!). Coprite con un canovaccio e lasciate riposare 30 minuti. Fase 3: le baguettes. Con le mani infarinate ricavate delle porzioni di pasta uguali (6) e ottenete dei filoncini. Disponeteli su un telo infarinato come nella foto sottostante e lasciateli lievitare ancora 30 minuti. Infine prima di infornarli a 180°C per 20-25 minuti praticate delle incisioni trasversali con un coltello affilato e procedete alla cottura. Saranno pronti quando ben dorati. Consumate così, come un semplice pane, oppure a raffreddamento completato farcite le baguettes con ingredienti che per voi sono gourmet. |
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