L'IMPORTANZA DEI DOLCI PICCOLI ED UN ESPERIMENTO SULLO ZUCCHEROLe colazioni sono il mio punto debole. Ed è proprio con un dolcino per la colazione che parte il 2018 del mio blog. Un po' in ritardo, lo so, ma sono sicura che mi farò perdonare con questa ricetta delle Tortine all'Arancia per Colazione e con il racconto della mia settimana senza zuccheri 'artificiali' - che avrete magari anche notato su Instagram. Ma queste tortine, paradossalmente, sono zuccherate. Cominciamo, che ne dite? Venite con me che vi spiego un pochino com'è andata... :) Galeotta fu la sfida lanciata da Francesca, dietista del blog Una mela per dietista, accolta in un momento in cui mi sentivo veramente lo zucchero semolato scorrere a fiumi nelle vene e di cui mi volevo alleggerire. Io, che mangio dolci OGNI giorno, mattina, merenda, mezzogiorno e cena, ho deciso di mettermi alla prova. E non ero per niente sicura di farcela. Con cosa avrei fatto colazione? Complici vari disturbi che mi porto appresso (e che voi ormai conoscete - aka calcoli renali, colesterolo familiarmente alto, gastrite - RUDERE mi chiamano) non avrei potuto consumare tante cose: la frutta secca, i semi di qualsiasi tipo e nome, le banane, l'avena che tante mettono nel porridge del mattino (ma che a me, ho deciso, fa schifo), la quinoa and so on. Cose che già non consumo ma che sono super consigliate per la colazione. E la colazione salata? Solo nel weekend, tre volte l'anno se va bene. Ma ho deciso di impegnarmi. E di mettercela tutta perché accidenti dovevo smetterla di drogarmi di zuccheri e dolci. Ho puntato su ciò che potevo consumare: ho cotto mele con la cannella e kumqat con il rum per addolcire naturalmente le mie fette di pane nerissimo spalmate con un velo di yogurt greco. Lo stesso che poi ho inserito nelle crêpes preparate senza zucchero né sale (e diventate poi cena in base agli avanzi del mattino). Ho cominciato a girare per il supermercato con calma per cercare anche lo zucchero tra gli ingredienti indicati sulle etichette (perché di solito controllo le schifezze ma non lo zucchero). E l'ho trovato in tanti crackers e fette biscottate. Ho messo da parte il mio adorato miele, che mi accompagna da quando son piccina in tutte le bevande calde che consumo. La marmellata (e vi giuro che avevo aperto un nuovo barattolo proprio un giorno prima di decidere di fare la sfida......). Il cioccolato. I dolci, dolcetti, tortine, no no no e no. Bevande gassate (e già ne consumavo poche). Ho eliminato tantissime cose. E avevo paura dei crolli di zuccheri e dei cali che avrei potuto avere a lavoro. Perché il mio non è un lavoro così statico. Mi sono lanciata ed il primo giorno è stato una passeggiata. Alla fine del secondo ero morta. Le gambe mi facevano male quando mi sono svegliata sul divano alle 20.00: ci ero crollata sopra al ritorno da lavoro, verso le 18.30, e stavo proprio male pure di stomaco. Il terzo, il quarto, il quinto giorno sono stati un crescendo di forza mentale e fisica. Perché non era lo stomaco a chiedere dolci ma forse era sempre stata la testa, prima, che per abitudine associava certi momenti al compenso zuccheroso. Neppure a tavola, al ristorante, accerchiata dalle scelte di dessert dei miei amici e di Dani ho ceduto. Neanche ad un cucchiaino d'assaggio. E mi sono sorpresa di me stessa. I conoscenti quando raccontavo la sfida in corso erano scettici: "tu non hai bisogno di stare senza zuccheri, ma ti vedi?". Niente, volevo arrivare alla fine. Ho finito domenica la sfida, dopo esattamente una settimana, e mi sono sentita cambiata, più consapevole delle mie forze e anche delle schiavitù mentali. La mia pelle è pure migliorata, vi pensate? Era davvero disastrosa al momento dell'inizio. Incredibile! Lunedì ho riassaggiato il mio primo dolcino. Sarei un'ipocrita a dire che i dolci non mi piacciono più: mi piacciono eccome, ma ora ho capito come dosarli, e come limitarli fortemente perché tanto il mio corpo sta benissimo ugualmente. Il segreto sta nella dimensione, forse. Un dolcino piccino ci sta qualche volta, mica serve sempre mangiare la fettona inifinita. O i biscotti a ogni ora. Ecco il perché della prima ricetta dell'anno in versione mini. Era il momento giusto per comprendere che i dolci non mi sono necessari per sopravvivere perché mi piacciono comunque moltissimo anche le colazioni naturalmente zuccherate, l'ho scoperto proprio la scorsa settimana. Il propulsore della mia settimana senza zuccheri aggiunti è stato anche il confronto. Non ho mai ricevuto così tanti messaggi (su Instagram) come in questa settimana di scelta alimentare diversa. Ho raccontato ogni giorno cosa mangiavo, quale alternativa avrei preparato per i giorni successivi, la spesa... e ho ricevuto così tante domande, supporto, richieste, gentilezze e commenti che ad un certo punto ho pensato pure di fare la mia prima diretta. Ma poi c'ho ripensato per via dell'imbarazzo. Ad un certo punto m'incarto, c'è poco da fare. E poi mica sono io la dietista, no? Io sono solo la curiosa. Quella che impara. E l'ho fatto per bene, al contrario di tutte le aspettative. Quindi, se tu che mi segui su Instagram mi stai leggendo anche qui dopo aver vissuto insieme a me la settimana meno zuccherata della mia vita ti ringrazio, perché è stato bello scambiare opinioni e condividere i piccoli traguardi di ogni giorno. Ora faccio la controcorrente. Perché la ricetta che segue non è dietetica. E' un dolce: in versione monoporzione really mignon le Tortine all'Arancia per Colazione sono il compromesso migliore per i giorni in cui ci concediamo un dolce. Sono piccole, carine e pure sofficissime. Non potete non provarle. Lo so che una settimana senza zuccheri forse è impensabile, ma vi assicuro che è fattibile. Ma se proprio non ci riuscite riducete le porzioni di zucchero, e fate un dolce in casa. E' più sano e vi dà gran soddisfazione: soprattutto se si tratta di qualcosa di piccolino che potete far durare giorni e giorni. E allora buon inizio di 2018, ci vediamo la settimana prossima! INGREDIENTI per 30 mini tortine (lo stampo è quello da mini cupcakes) (ricetta riadattata da Sale & Pepe) 185 gr di farina 100 gr di zucchero 3 arance 2 uova 1 cucchiaino di lievito per dolci una noce di burro 100 ml olio evo sale PROCEDIMENTO Sbattere con un frullino uova e zucchero per almeno tre minuti, o almeno fino a quando lo zucchero sarà sciolto. Unite alle uova la farina, il lievito, il sale alternate all'olio: usate una frusta a mano. Ora aggiungete la scorza grattugiata delle 3 arance ed il succo delle stesse. Imburrate e infarinate le cavità di uno stampo da mini cupcakes e versatevi l'impasto. Cuocete a 180°C per 15-20 minuti o fino a quando uno stecchino uscirà pulito dall'impasto. Guarnite con eventuale zucchero a velo.
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