La guida ufficiale agli ingredienti, agli strumenti e ai luoghi in cui reperire l'occorrente.. è QUI!
L’8 Marzo si avvicina (come vi ricordo nella mia pagina Facebook), e con le mie amiche di danza si parla di fare una cena speciale per autofesteggiarci con la cosa che ci gratifica per la maggiore: il cibo. Il nostro menu è ancora in costruzione ma saranno tutti piatti dal mondo, e a dirvi al verità non vedo l’ora che arrivi domenica sera per rimpinzarmi di cibo à gogo! Io dovrò portare SUSHI per tutte, il che mi diverte parecchio dato che mi sembra di non prepararlo da na vita, quindi mi sto un po’ guardando in giro per i gusti da proporre e gli abbinamenti più azzeccati da fare. Chiara poi detesta l’avocado, quindi ripiegherò anche su cetrioli, carote grattugiate ed insalata per compensare il lato verdurifero del tutto. Tornando a noi, vi riporto un post che avevo pubblicato in Bread&Breakfast per dirvi COME si fa il sushi. Sfatiamo il mito che si possa mangiare solo al ristorante, dai! Eccovi quindi la guida, completa di tutto quel che dovete sapere… vi metto pure la prefazione pari pari: necessitate di leggerla prima di procedere con la ricetta, eheh! Si sa mai che anche vogliate prepararlo, prima o poi.. io vi consiglio di farlo! Read below! Sushi. Una parola e il mio ingegnere inizia a chiedere come una mitragliatrice “Quando andiamo??”. Il punto è che inizio a chiederlo anche io all’unisono con lui. Quindi: due mitragliatrici e l’idea del sushi che aleggia invitante e impellente tra di noi. Uramaki, temaki e california rolls che ci volano davanti agli occhi. Ho sempre creduto che il sushi fosse una cosa preparabile esclusivamente da esperti, punto e basta. Di certo non ho mai provato questi localoni da stelle, tacchi e porzioni magnifiche ma mignon: mi accontento del ristorantino a cui sono affezionata. O almeno, mi accontentavo. Fino a quando il sushi non l’ho fatto io. Collezionavo articoli di giornali, scrivevo appunti da trasmissioni in tv, guardavo video sull’arte dell’arrotolamento… Sì, la preparazione psicologica è stata potente. Per un certo periodo poi ho pure covato l’idea di un corso specifico. Poi è stata la volta del “oddio e se mi danno pesce avariato? Faccio il sushi e muoio?”. Poi ho comprato il tappetino per arrotolare per puro caso. E l’idea di farlo è diventata concreta un sabato in cui sapevo che il mio uomo avrebbe cenato da me e la sua settimana pesante non richiedeva altro che il sushi. Mi sono detta: FACCIAMOLO. Prima l’ho fatto nella mia mente, poi con le mani profane da non-giapponese e non-istruita. E a lui non l’ho detto. E’ arrivato trafelato, quella sera, e stanco fisso. In tavola c’era questo piatto, monogusto per carità, ma sempre sushi. Gli è spuntato un sorrisone. “Matta, sei andata a comprare tutto questo sushi! Dove sei andata stavolta?” “Ah, ho cambiato posto…” Si siede, ne piglia uno, infila in bocca. Chiude gli occhi e fa esattamente questo verso: “MMMMmmmmmhhhhh!”. Mi sono seduta vicino a lui, con un sorriso da Stregatto. “Allora com’è?” Mi ha risposto facendomi il segno dell’ok, la bocca piena e gli occhi in quella che mi sembrava soddisfazione-da-sushi-nell’hangar. Dopo un minuto gliel’ho detto, che l’avevo fatto io. Come tutta risposta si è alzato dalla sedia, mi ha fatta alzare e mi ha abbracciata stretta. La mia ansia da fa-che-sia-buono-ti-prego è svanita del tutto. Mi ha fatto i complimenti e mi ha chiesto come avevo fatto, e la soddisfazione da primo sushi è stata ENORME. Sicuramente più dell’impulso malsano di andare ad aprirgli la porta con le mollette attaccate agli occhi per dargli un indizio facendo la scema. Allora, il sushi sarà un affare da esperti ma con le dovute cautele è fattibilissimo anche a casa. E viene fuori davvero buono! La spesa è minima: per il mio(2 persone, 25 pezzi) ho speso in totale 7 o 8 euro. Nota very important: il pesce fresco compratelo dal pescivendolo di fiducia e SPECIFICATE che vi serve per fare il sushi(ho speso 4 euro per il mio pezzo di salmone). Aceto di riso: lo trovate nel reparto etnico del super o nelle botteghe etniche(il mio caso; costa 1,50 euro). Alga nori: al super o alla bottega etnica(mooolto più economica!). Riso da sushi: io ho usato l’Originario, in vendita in tutti i comuni super. Sempre per il riso: quando lo toglierete dal fuoco, dalla casseruola, mettetelo in una ciotola di plastica o legno(come fanno i veri Japanese) ma MAI di metallo. Per arrotolare il sushi al meglio: beccatevi questo video!! Last but not least: non vi piace il pesce? Mi fa piacere che siate arrivati fino a questo punto della storia, quindi mi sembra giusto dirvi, sapendo che lo saprete già, che il sushi si può fare con qualsiasi cosa. Verdure grattuggiate, philadelphia, tofu, insalata.. sbizzarritevi se non vi fidate col pesce fresco e pensate che il vostro pescivendolo sia un delinquente! Per la conservazione: io l’ho fatto verso le 2 del pomeriggio e l’ho servito alle 20.30 di sera. L’ho tenuto in frigo ma l’ho servito dopo averlo tirato fuori 20 minuti prima. Dicono comunque che dopo averlo fatto debba riposare un paio d’ore.. o forse è solo un invito a prendervi del tempo per voi prima che arrivino gli ospiti! E detto questo… basta! Fidatevi delle vostre capacità e per una volta provate a farvi il sushi! Siamo nell’era del DIY, right? So Do It Yourself! E se vi gasa ancora di più mettetevi le mollette agli angoli degli occhi! Ps. Il mio sushi non presenta traccia di wasabi come invece alcuni altri sì: ho provato CON, ma.. posso dirlo? Io non apprezzo affatto! INGREDIENTI per 25 pezzi di sushi (futomaki e uramaki) 125 gr riso Originario o riso per sushi 6 cucchiaini di aceto di riso + altro per bagnarvi le mani 4 cucchiaini di zucchero ½ cucchiaino di sale 110 gr acqua Per arrotolare: 2 fogli di alga nori Semi di sesamo bianchi Semi di sesamo o papavero neri 1 trancio di salmone scongelato(attenzione! SPECIFICATE a chi ve lo vende che è per il sushi) ½ avocado PROCEDIMENTO 1. Molto importante: risciacquate il riso mettendolo in un colino e ponendolo sotto al getto continuo di acqua fredda. Tenetelo così per 3-4 minuti e passateci le dita mentre l’acqua scorre. Smettete di risciacquare quando l’acqua di scolo sarà limpidissima. 2. In una casseruola a fondo spesso mettete il riso e l’acqua: l'acqua dovrà essere appena due dita sopra il livello del riso. Accendete il fuoco a fiamma medio-alta, mettete un coperchio e portate a bollore, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno: appena inizia a bollire abbassate al minimo(mantenendo il bollore), non mescolate più, rimetteteci il coperchio e cuocete dai 10 ai 15 minuti. Spegnete quando l’acqua si sarà assorbita tutta. 3. Levate la pentola dal fuoco e fate riposare sempre col coperchio per 10 minuti. 4. Nel frattempo in un pentolino posto su fuoco basso fate sciogliere lo zucchero ed il sale nell’aceto di riso, mescolando spesso. Se volete il condimento più dolce o più acidulo assaggiate ed aggiungete in base ai vostri gusti. 5. Trasferite il riso dalla casseruola ad un contenitore di platica: raschiatelo via con il cucchiaio di legno ma non raschiate troppo il fondo che probabilmente si sarà attaccato. La regola giapponese dice: se non vuole venire lascialo là. Condite il riso con la miscela di aceto sale e zucchero, mescolate e metteteci sopra uno strofinaccio umido. Il riso non deve seccarsi. 6. Preparate ora il salmone e l’avocado. Tagliateli a fettine fine con un coltello affilato. 7. Per i FUTOMAKI: Disponete l’alga sul tappetino rivestito di pellicola(così non si sporca e lo potrete riusare senza la rottura di lavarlo). Bagnatevi le mani in acqua e aceto di riso ogni volta che toccherete il riso. Mette sopra all’alga abbastanza riso da ricoprirla tutta(senza fare uno strato troppo spesso), lasciando una striscia libera sul lato verso l’alto. Disponete le fettine di salmone e avocado in una riga composta, da sinistra verso destra. Arrotolate con movimenti delicati ma decisi. 8. Per gli URAMAKI: Disponete l’alga sul tappetino rivestito di pellicola. Mettete sull’alga abbastanza riso da ricoprirla tutta(senza fare uno strato troppo spesso), lasciando una striscia libera sul lato verso l’alto. Ora cospargete il riso di semi di sesamo e papavero(oppure sesamo bianco e nero)e fate una leggera pressione frapponendo un foglietto di carta da forno per far sì che non vi si appiccichi nulla sulle mani. A questo punto rimuovete il foglietto, prendete l’alga e con un movimento deciso ribaltatela sul tappetino su cui poggia: la parte col riso dovrà andare a contatto con il tappetino rivestito. Mettete ora i vostri ingredienti in una riga composta, senza lasciare buchi tra loro, e arrotolate. 9. Tagliate ora le vostre porzioni di sushi mantenendo lo stesso spessore. Inumidite la lama del coltello nell’acqua e aceto in continuazione. Servite accompagnato da salsa di soia e wasabi, dopo aver fatto riposare in frigo coperto da pellicola per un paio d’ore.
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