DOVE MANGIARE, COSA VISITARE, GLI EVENTI A PIAZZOLAPiazzola l’ho cominciata a frequentare quando ancora ero in fasce. Un paesello della provincia di Padova con edifici relativamente bassi, non fosse per l’altissimo camino della filanda e la maestosa facciata della Villa, o la bellezza cromatica della chiesa. D’estate, uno dei posti migliori in cui prendere un gelato e passeggiare sotto alla parte di piazza-anfiteatro tutta verde. D’inverno, tantissimi localini in cui continuare a mangiare il pesce che ai Piazzolesi piace tanto (perché è parte fondamentale dei loro menu). Una parte della mia famiglia risiede a Piazzola, le mie scuole superiori sono a Piazzola, la mia pescheria di fiducia (sushi, do you remember?) è a Piazzola. Da bambina il mercatino dell’antiquariato era un’occasione per sbirciare monetine antiche, Topolino da collezione, statuine a forma di gatto particolari. Da ragazzina il mercato del venerdì sapeva di ombra, sole cocente, pesce al solito banco, fiori, soste nella cucina della mia scoppiettante zia Mirella. Poi sono cresciuta, nelle ore di sciopero correvo a far colazione nei due o tre bar più vicini, con lo zaino ricolmo di libri e gli immancabili schemi da studiare. Il cinema nella Limonaia della Villa (a vedere Harry Potter, ovvio!). Mi sono diplomata proprio sul palco che oggi ospita star da tutto il mondo, faceva caldissimo ed eravamo tutti bellissimi, tirati a lustro per ricevere il tocco che ci diceva che già 5 anni erano passati. E la Villa sempre lì a guardarci. Ho tante storie legate a Piazzola sul Brenta, dolorose, felici, spensierate, passate. Ogni volta che ci torno ne sviluppo una nuova, come tutti quelli che la vanno a visitare per una delle innumerevoli manifestazioni che la animano, o per uno dei tanti locali in cui si mangia veramente bene. Vi porto in gita nei punti che amo di più, vi va? VILLA CONTARINIPartiamo dalla Villa. Impossibile non notarla. Un’anziana signora con le perle ed il rossetto, l’abito barocco in perfetto ordine, seduta composta lì, a guardare la vita che si svolge come un film; i volumi architettonici che cambiano, le mode che passano. Dal 1546. La fontana al centro del giardino che le accenna un sorriso sul volto. Varcato il grande cancello è possibile sbirciare ogni anfratto del giardino antistante mentre si ammirano le opere contemporanee periodicamente esposte nei punti strategici del prato curatissimo. Per un po’ d’ombra e frescura ci si può rifugiare nei portici dell’ala destra, dove si trovano vari reperti di pietre antiche catalogate. Sicuramente la Fondazione Ghirardi fa uno splendido lavoro nel tenere questa villa speciale nello stato in cui è. Il Palladio, i Camerini ed i Contarini ne sarebbero fieri. Il vero spettacolo però comincia quando si varca l'ingresso. Lo consiglio proprio a chiunque: una visita all'interno della Villa vi farà uscire con la meraviglia addosso (biglietto: 7 Euro con guida). Se invece avete voglia di un altro tipo di pace, di silenzio verde, il giardino all'inglese dietro la Villa fa proprio per voi (biglietto: 3,50 Euro). E fa proprio per me. Personalmente cerco di andarci ogni volta che ce n'è la possibilità, non solo durante le manifestazioni che si svolgono al suo interno (come Fiori e Colori, dove ho comprato tanti bulbi di tulipani bellissimi). Il parco è proprio qualcosa di Bello con la B maiuscola. Tante persone di famiglia si sono sposate o hanno fatto le foto di rito (romanticissime) all'interno di questi confini magici. Non è assolutamente difficile immaginare come fosse la vita per gli antichi proprietari quando volevano fare una passeggiata nella loro isola di pace (che poi un'isola c'è davvero, but let me explain..), lontani da qualsiasi rumore. Gli alberi, altissimi, sono ovunque ma la parte più 'aperta' è quella che vedete proprio quando uscite dalla stanza del pozzo per ritrovarvi sul retro della villa. Una brughiera vi si apre davanti. Ve la consiglio per le passeggiate al tramonto, rigorosamente con scarpe da ginnastica perché i sentieri lì non sono segnati. Si va, si va verso sinistra per addentrarsi nel boschettino e per incontrare la natura poco addomesticata. Il percorso più curato è quello di destra, che il gentilissimo guardiano della Villa vi consiglierà. Proseguendo verso destra troverete le vasche che contenevano le trote nell'epoca dorata dei Dogi, il Viale dei Tigli ed un percorso segnato da sentieri, alberi, uno chalet, una ghiacciaia, un'isoletta in mezzo al lago, una collinetta (1600) l'orto botanico-farmaceutico del sig. Ghirardi e pure il noce di Paolo Camerini, piantato in occasione del suo battesimo nel 1868. E troverete anche le oche, le anatre, gli uccellini e qualche scoiattolo, cosa credete. Il parco è più vivo che mai e vi invita all'ascolto dei suoi suoni. Lo sciabordio dell'acqua che si increspa con il vento, la gondola di Traditional Venetian Boats in riposo sulle sue sponde, qualche scolaresca di bambini che guarda curiosa i cartellini che danno un nome ad ogni tipo di albero. Il momento migliore per visitarlo? La mattina, quando i Piazzolesi ci vanno a passeggiare o a leggerci il giornale. Un luogo di bellezza e di poesia, insomma. Non metto troppe foto per invogliarvi ad andare ed a scoprire ogni angolino di parco per conto vostro. Altrimenti che sto qui a fare? :) Sappiate solo che in saccoccia ne ho tipo trecento, ecco. Macchinetta carica quando c'andate, mi raccomando. PIAZZOLA ED IL PESCE NEL MENU: UN AMORE ANTICOPer gli amanti del pesce Piazzola è una meta davvero molto comoda. Ovvio, i suoi ristoranti non propongono solo quello ma posso assicurarvi che l'80% della clientela vira in quella direzione. Negli anni ho maturato preferenze e fatto nuove scoperte, quindi non prendetevela se non vi metto tutti gli indirizzi possibili ed immaginabili, facciamo che vi nomino i miei locali del cuore ed evito di dilungarmi. Per il resto esiste Tripadvisor :) FUORI POSTO Questo è proprio un posticino adorabile: i ragazzi che lo gestiscono, la location, l'arredamento semplicissimo, il menu che cambia in continuazione in base al pescato del giorno, l'atmosfera positiva che c'è. Il Fuori Posto è sicuramente il primo posto che consiglio a chi mi chiede dove andare a mangiare a Piazzola. Ex "Pescotteria", stessa gestione, è una specie di gastronomia con tavoli e servizio completo. L'ho provato più volte sia da asporto che per cena, non c'è stato mai niente, neanche una briciola, che io o i miei commensali potessimo criticare. La qualità delle materie prime è altissima: solo il massimo del fresco ad un prezzo onestissimo. Come vi ho detto il menu cambia sempre ed è contenuto per offrire il meglio del meglio, ma vi assicuro che la doratura di pesce qui non ha niente a che vedere con la classica frittura con i soliti tagli di pesce. Vi consiglio anche le seppioline alla griglia, il baccalà mantecato e quello alla vicentina, superbi davvero, mai mangiati così buoni in vita mia eh, il branzino, il pesce spada ed il tonno alla griglia. La cosa bellissima è che qui potete andare anche con un menu su richiesta: basta premurarsi di fare una telefonata e paella, tartare o che-so-io vi verranno assicurati per la data che vorrete voi, entro i limiti di budget che deciderete. L'estrema gentilezza e la simpatia qui regnano. Non credo troverete un altro locale con queste qualità. Almeno, a me non è mai successo. Pollici forever in su per loro... e per i loro dolci homemade! ALTRI RISTORANTI A PIAZZOLA Altri localini che frequento in base alle correnti di compleanni/riccorenze/compagnie sono:
GLI EVENTI DI PIAZZOLA: ARTIGIANATO, CULTURA, MUSICA, TEATRO, ARTEPiazzola, da che mondo e mondo, ha sempre fatto da cornice a tantissimi eventi di varia natura. Famosissimo è il mercato del venerdì, che vede (oltre ai pensionati de Piasoea) tantissime persone indaffarate negli acquisti utili di stoffe, vestiti, pesce(again), formaggi, verdure, salumi e così via. Il mercato riempie tutta la piazza ed alcune vie del centro, un insieme pittoresco e super colorato che mette sempre allegria - ma se chiedete informazioni alla mia nonna lei vi dirà che al mercato ci si resta solo un paio d'ore al massimo perché poi i ciottoli della piazza fanno male ai piedi. Ultra famoso è anche il mercatino dell'antiquariato che raduna venditori da tutta Italia e visitatori da tutto il Veneto ed oltre. Frequentandolo da quando son piccina ho visto davvero un autentico exploit in questi ultimi anni. Sarà che con Internet la voce si sparge più in fretta, sarà che il mercatino è davvero immenso (perché prende piazza, vie, ambienti dell'ex filanda ecc), sarà che la qualità e le curiosità sono ad ogni angolo... fatto sta che non invidio chi arriva a Piazzola per la prima volta il giorno dell'evento. I parcheggi sono molti e ben organizzati, sì, ma solo gli aficionados ed i Piazzolesi sanno dove parcheggiare bypassando il caos di visitatori... :) Mostre fotografiche e d'arte sono presenti nel giardino o negli interni della Villa, come vi dicevo, oppure su piattaforme speciali nei corsi d'acqua che intersecano tutta Piazzola (persino dentro la filanda), basta solo informarsi nel sito del comune oppure nel sito di Villa Contarini riportato all'inizio del post. Piazzola d'estate diventa sede di concerti dalla risonanza pazzesca: la piazza viene allestita con palco super e gradinate, sedie e divisori per organizzare il vastissimo pubblico che accorre da ogni dove. Non ho ancora avuto occasione di andare ad uno dei concerti/musical/spettacoli estivi ma persino Anastacia, leggevo sul suo Instagram, era rimasta impressionatissima dalla location magica e principesca. Oltre alla musica il teatro a Piazzola ha sempre ottenuto grande risposta di pubblico. L'anno scorso, durante l'estate, è stato bellissimo assistere ad uno spettacolo (Malabrenta, di Giorgio Sangati con Giacomo Rossetto) del Teatro Bresci per la rassegna Piazzola in Scena - Fabbricare Cultura. Fa da teatro la Piazzetta della Filatura all'interno degli spazi dell'ex filanda. Suggestivo, sicuramente, per degli spettacoli che fanno riflettere. Bellissime le proposte e meravigliosa la recitazione dei componenti del Teatro Bresci, la loro bravura è magistrale. Un po' di date... (2016)
Piazzola è sicuramente un gioiellino nascosto poco a nord di Padova, che tutte le guide vi indicheranno solo per la Villa. Con questo post spero di avervi portati anche nei suoi dintorni più vicini: la vecchia ma rinnovata filanda, la chiesa bicromatica, i corsi d'acqua, sono tutti stati nominati qui ma attendono solo di essere visti con occhi veri. Non posso svelarvi tuttotutto, dai. Piazzola era luogo di svago per i dogi veneziani, che organizzavano vere e proprie comitive e feste per respirare aria 'buona' lontano dalla calura terribile della Venezia estiva, ma nasconde tanti angoli carini in cui entusiasmarsi ancora una volta di questa terra Veneta. Chiudo concludendo con un: ma avete visto quante cose si possono fare a Piazzola? Se proprio non vi va di andarci appositamente per un evento in particolare io ve la consiglio per quel semplice e famoso gelato da gustare sotto agli alberi del giardino della piazza... Guardare la Villa ed immaginarci la vita di allora è uno dei miei sport preferiti. Spero che possa diventare anche uno dei vostri, in futuro! Patrizia
2 Comments
Graziano Bassani
29/4/2016 02:34:46 pm
Grande Patrizia, grazie per l'ottima immagine che hai dato di Piazzola. Io ci sono nato, ci vivo e l'amo ogni giorno.
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29/4/2016 04:32:45 pm
Grazie di essere passato di qua Graziano, i complimenti da un Piazzolese doc valgono molto! Piazzola è un gran bel paese, un bell'esempio di iniziative costanti per tenere viva la storia che l'ha resa una meta artistica fino ad oggi.
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